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Massacro di via Montello, inizia l’Appello: la difesa di De Marco punta su perizia psichiatrica

LECCE – Anche nell’udienza di apertura del processo di secondo grado, quello in Appello, Antonio De Marco non è in aula: per lui i suoi difensori, gli avvocati Andrea Starace e Giovanni Bellisario, chiedono una nuova perizia psichiatrica che rimetta in discussione la condanna all’ergastolo inflitta in primo grado all’autore, reo confesso, del massacro di via Montello.

In aula bunker, a partire dalle 10, davanti ai giudici della Corte d’Assise d’Appello (presidieduta da Vincenzo Scardia) il primo a prendere la parola è il procuratore generale Antonio Maruccia.

Un lungo e dettagliato intervento il suo, a sostegno di una tesi chiara: “Questa perizia psichiatrica richiesta dalla difesa e questo appello – dice – non si confrontano con la realtà. Una realtà crudele, l’apoteosi del sadismo e della cattiveria lucida”.

La Procura resta dunque ferma sulla sua posizione: carcere a vita e isolamento diurno per un anno.

La difesa, invece, ci riprova: invoca una nuova perizia che scandagli l’universo interiore del 23enne che, il 21 settembre di due anni fa, con quasi 80 coltellate strappò la vita al suo ex coinquilino Daniele De Santis e alla fidanzata Eleonora Manta. Un brutale assassinio in casa della coppia che gli inquirenti definiranno poi “premeditato e pianificato al dettaglio” per invidia verso la felicità dei due fidanzati.

Impugnando la sentenza di primo grado – che definì l’imputato perfettamente capace di intendere e volere – i legali di De Marco puntano ad ottenere, almeno in Appello, una perizia bis: richiesta già avanzata ai giudici della Corte d’Assise ma rigettata da questi ultimi. Della perizia effettuata dai consulenti del tribunale, il professore Balbi e il neuropsichiatra Marra, la difesa contesta modalità e conclusioni: sostenere che De Marco abbia un disturbo narcisistico della personalità, secondo i suoi legali, sarebbe riduttivo.

A seguire anche questa udienza in aula, in cui a prendere la parola sono stati anche gli avvocati di parte civile, ci sono i familiari delle vittime.

L’arringa difensiva si terrà nella prossima udienza, poi arriverà anche la sentenza in secondo grado.

E.FIO

https://youtu.be/vAY0SDZdLRs

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