Attualità

Novo chiosco in località “La Reggia”, via libera dal Consiglio di Stato

GALATONE – Il Consiglio di Stato da il via libera alla realizzazione di nuovo chiosco in località “La Reggia” , nei pressi della Montagna Spaccata e chiude il contenzioso tra due aspiranti

Il Consiglio di Stato accoglie l’appello della ditta Cazzato che ora, per 12 anni, potrà installare il suo chiosco, con annessi servizi, per la somministrazione di alimenti e bevande in località La Reggia, nei pressi della Montagna spaccata. La querelle iniziata nel 2020, quando il Comune di Galatone, dopo aver approvato il piano comunale del commercio, decideva di pubblicare un bando per l’assegnazione di due posteggi per la durata di 12 anni, al fine di consentire la somministrazione di alimenti e bevande attraverso chioschi amovibili in legno con annessi servizi. Il primo è stato assegnato alla ditta Kilometrozero.

Per il secondo posteggio il responsabile comunale, esaminate le domande di partecipazione pervenute, decideva di aggiudicarlo alla ditta Cazzato, poiché la stessa vantava un punteggio maggiore rispetto agli altri concorrenti. Uno degli esclusi, però, si era rivolto al TAR Lecce, impugnando la graduatoria disposta dal responsabile comunale, ritenendo di aver diritto ad un punteggio maggiore e, quindi, all’assegnazione del posteggio. La ditta Cazzato aveva deciso di difendersi in giudizio con l’Avv. Paolo Gaballo. Il Legale deduceva che il Comune di Galatone aveva correttamente aggiudicato il posteggio alla ditta Cazzato, mentre il concorrente che aveva promosso il ricorso doveva essere escluso dalla gara, difettando dei requisiti di partecipazione a tal fine necessari.

Nel gennaio 2022 la III^ Sezione del TAR Lecce ha accolto il ricorso promosso dal concorrente, stabilendo che spettasse allo stesso l’assegnazione del posteggio di gara. Con sentenza pubblicata in queste ore la VII^ Sezione del Consiglio di Stato ha accolto l’appello della ditta Cazzato, ha stabilito che il posteggio di gara spetta a quest’ultima ditta. In particolare, il massimo organo della giustizia amministrativa, condividendo le tesi difensive dell’Avv. Gaballo, ha stabilito che il concorrente della ditta Cazzato doveva essere escluso dalla gara per carenza dei necessari requisiti di partecipazione.

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