CronacaEvidenza

“De Marco soggetto lucido e pericolosissimo”: ecco perché la condanna all’ergastolo

LECCE – “De Marco ha ucciso perché voleva uccidere, perché nell’omicidio era vittorioso, trovava la compensazione alle sue frustrazioni e per questo lo commetterebbe ancora se incontrasse sul suo cammino altre persone che amplificassero le sue frustrazioni”.

In 170 pagine di motivazioni della sentenza formulata il 7 giugno scorso, la Corte presieduta da Pietro Baffa spiega perché ha, oltre ogni ragionevole dubbio, condannato all’ergastolo Antonio De Marco per il massacro di via Montello, per la morte di Eleonora Manta e Daniele De Santis, uccisi con 38 e 41 coltellate la sera del 21 settembre 2020, sorpresi in casa mentre cenavano e finiti sul pianerottolo e lungo le scale del palazzo. Lui aveva una copia delle chiavi, duplicate prima di lasciare l’appartamento di cui era stato inquilino.

“Quello che va assolutamente precisato è che non si può ritenere di essere in presenza di “follia” ogni volta in cui si è in presenza di un delitto efferato -scrivono i giudici- non si può stigmatizzare come “autistico” o “folle” colui che commette un omicidio che suscita orrore nel sentimento comune per la sua crudeltà o per le vittime prescelte o per l’assenza di movente o per i contorni oscuri. De Marco ha una personalità complessa, ma come è complessa la personalità di tanti cittadini che non commettono delitti”. Argomentando il perché non siano state accolte le tesi della difesa, rappresentanta dagli avvocati Andrea Starace e Giovanni Bellisario, che puntava sull’incapacità di intendere e di volere del giovane studente di Infermieristica, precisa:

De Marco ha scelto volutamente e lucidamente, in condizioni di piena capacità di intendere e volere, sano di mente, un’alleanza con il male coltivando tutti i canali informativi che alimentassero questa scelta: la pedopornografia, la prostituzione, i video di mutilazioni, i canali esoterici i personaggi oscuri. Quindi De Marco ha ucciso in piena consapevolezza, con dolo di massima intensità, con premeditazione e con crudeltà”.

Sostanzialmente, per la Corte, De Marco ha dei disturbi, ma non una patologia che gli impedisca di essere lucido e presente a se stesso.

Nel lungo documento sono racchiuse le fasi del processo e allegate diverse pagine di diario di De Marco. E poi vengono approfondite le aggravanti riconosciute della premeditazione e della crudeltà.

Per la prima, fanno riferimento proprio a diari e biglietti:

già il 30 gennaio 2020, nove mesi prima degli omicidi, De Marco elencava l’occorrente per commetterli. A metà agosto consultò i siti sui quali era possibile comprare un’arma, aggiungeva dettagli della tortura che voleva riservare a Eleonora.

Per quanto riguarda la crudeltà: sulla violenza delle coltellate, “è sufficiente -scrivono i giudici- leggere la consulenza medico legale (del dott. Roberto Vaglio) per comprendere quanto sia stato bestiale l’attacco ai due giovani. … Parlare di attacco bestiale è un eufemismo di fronte alla mattanza che solo le fotografie delle vittime dimostrano per permettere di avere una visione esatta di come un solo uomo in dieci minuti abbia potuto colpire due suoi coetanei 79 volte … con assoluta crudeltà, al fine di smembrare quei corpi belli e sani, sfigurandoli e trucidandoli fino alla morte. Un soggetto che a tutti i costi si è tentato di far passare per pazzo”.

“De Marco è soggetto lucido e pericolosissimo” scrivono i giudici, che chiudono parlando della “spietatezza e efferatezza di un atto che si rivela unico nella storia del panorama criminologico dei delitti di omicidio”.

Articoli correlati

Furto e “lancio” di peperoni: tre arresti

Redazione

Il presunto pedofilo di Taviano indagato anche per l’omicidio del piccolo Mauro

Redazione

In casa con la droga, arrestato 27enne

Redazione

Scomparso a Nardò, l’appello alla comunità: controllate abitazioni estive e giardini

Redazione

Rapina in tabaccheria: sparano e scappano col bottino

Redazione

Enta in casa di una ragazza e tenta di stuprarla: lei fugge e lo fa arrestare

Redazione