PUGLIA – Nuovi valori e comportamenti, ripensamento di luoghi e modalità di lavoro, recupero del senso di comunità dopo l’esperienza del lockdown e, più in generale, del Covid-19 hanno modificato profondamente priorità e abitudini degli italiani, con impatti considerevoli sui lavoratori e, di conseguenza, sull’evoluzione delle città. Tutto questo è misurato nel sesto rapporto Smart City Index di EY (Ernst &. Young).
In classifica le 109 città capoluogo di provincia, valutate nello sviluppo in termini di investimenti e iniziative sul territorio. Tra i capoluoghi salentini, Lecce si posiziona a metà classifica, 56esima. Va peggio a Brindisi e Taranto, nelle retrovie in posizione 96 e 104. Anche Bari non brilla: è 36esima e perde posizioni.
La Puglia, tra le regioni, è penultima per transizione ecologica e inclusione sciale, mentre guadagna la quindicesima posizione in fatto di transizione digitale. Molto, moltissimo c’è da fare, per risalire una classifica che misura la qualità della vita nelle città.