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Discarica Corigliano, Pagliaro: “Non s’ha da aprire. Ho pesentato anche una raccomandazione al Piano Rifiuti”

SALENTO – “Quella discarica non s’ha da aprire. È questo il messaggio che ribadiremo domani, con una raccomandazione rivolta al presidente della Giunta Emiliano, riguardo all’ipotesi di messa in esercizio della discarica di Corigliano d’Otranto prevista dal nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani, che sarà discusso domani in Consiglio”. Lo fa sapere il consigliere regionale Paolo Pagliaro.
“Il Piano, contenuto nella delibera di Giunta del 15 ottobre scorso, a proposito dell’impianto di Corigliano d’Otranto, fa riferimento ad un incontro che si è svolto a giugno scorso per valutare con i rappresentanti degli enti locali e della provincia le modalità di utilizzo del sito di smaltimento, oggetto di contratto di concessione tra la società affidataria e i Comuni -dice- e gli effetti di una “eventuale chiusura del sito sia in termini economico finanziari che di disciplina dei flussi”.
“È proprio qui il nodo: nel Piano dei rifiuti si parla di “eventuale chiusura” quando invece la discarica, nei fatti, non è mai entrata in esercizio. Ecco perché cresce l’allarme tra i cittadini del territorio, visto che quell’impianto sorge a ridosso della falda idrica da cui l’Acquedotto Pugliese attinge l’acqua che arriva nei rubinetti di mezza provincia di Lecce. Aprire quel sito ai rifiuti indifferenziati vuol dire mettere a rischio di inquinamento la falda, con conseguenze drammatiche in termini di salute umana. Le ragioni che sconsigliano l’avvio dell’impianto sono molteplici e tutte di carattere igienico ambientale, tra cui, principalmente, il conclamato rischio di infiltrazioni di percolato nella falda acquifera.
Dopo aver presentato una mozione per impegnare la Giunta regionale a non mettere in funzione la discarica, ho presentato questa raccomandazione, invitando la Regione Puglia a deliberare la chiusura della discarica di Corigliano d’Otranto, in ragione della pericolosità che l’attivazione della discarica determinerebbe per un’area già fortemente compromessa dal punto di vista ambientale. Non ci stiamo ad esporre il Salento ad una nuova bomba ecologica. L’abbiamo scandito a chiare lettere anche ieri, nella manifestazione di protesta al fianco di sindaci, cittadini, medici e ambientalisti, tutti contrari all’apertura dell’impianto di Corigliano. E lo ribadirò domani, in occasione della discussione del Piano rifiuti in Consiglio regionale”.

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