Attualità

31 O.S.S. licenziati, Quinto: “Illegittima sostituzione con altri precari”

LECCE – “A fronte dell’intenzione annunciata dalla Regione di disporre la stabilizzazione di 7.000 unità di personale sanitario che hanno fronteggiato l’emergenza covid, arriva la notizia che la Direzione Generale dell’ASL Lecce intende licenziare per scadenza del termine del loro rapporto a tempo determinato numerose unità di O.S.S. per sostituirle con altro personale a tempo determinato”.
L’avvocato Pietro Quinto notifica così, per conto di un gruppo di oss, un atto di diffida alla Regione ed all’ASL evidenziando che il loro rapporto era stato già rinnovato per ulteriori 4 mesi con la dimostrazione quindi della essenzialità del servizio svolto a fronte delle necessità dell’ASL.
Una determinazione che, a suo avviso, è illegittima.
Nella giornata dell’1 novembre è arrivato, in effetti, il licenziamento di 31 persone. Un numero che, secondo i Cobas, entro fine anno arriverà a 110 unità. Il sindacato per questo ha protestato in notturna davanti al Dea di Lecce.
“Non è dato comprendere -scrive Quinto- il motivo per cui si voglia sostituire il personale in servizio con una prospettiva di stabilizzazione, con altro personale precario. Questa determinazione – si legge nell’atto di diffida – è illegittima sotto molteplici profili, oltre che illogica e irrazionale. Sono violati i principi posti dalla legge Madia che ha inteso superare il precariato, privilegiando la stabilizzazione del personale in servizio a tempo determinato. Si potrebbe, invece, rinnovare il contratto per altri 4 mesi fino ad arrivare ai 36 dopo i quali scatta la stabilizzaizone.
Non si comprende inoltre, a fronte della dichiarata necessità di fronteggiare le attuali esigenze del servizio sanitario per carenza di personale, il motivo per cui l’ASL si dovrebbe privare delle professionalità e delle competenze del personale che è stato impegnato nella situazione emergenziale covid e che ha assicurato e continua a garantire il regolare funzionamento e la necessaria continuità dei relativi servizi, sostituendolo con nuovo personale precario privo della necessaria esperienza. A giustificare questo comportamento non possono essere invocati i limiti dei tetti di spesa, visto che che l’impegno finanziario resta lo stesso”. Nell’atto stragiudiziale redatto dall’Avv. Quinto viene formulata un’espressa diffida a non procedere al minacciato licenziamento degli O.S.S. attualmente in servizio al fine di evitare un inevitabile contenzioso giudiziario con danni per il servizio sanitario.

 

Articoli correlati

Piacenza, dopo anni, adotta l’alta disinfezione da sempre applicata al Fazzi

Redazione

Alla ricerca del “tipo giusto” per combattere la leucemia

Redazione

Cgil: occhi puntati su infrastrutture e sanità per tessere il cambiamento 

Redazione

Fòcara, il Ministero ne riconosce il valore e stanzia quasi mezzo milione di euro

Redazione

Emergenza alberi, a rischio la sicurezza dei cittadini: il caso in Commissione

Redazione

Ex Saspi: 8,5 milioni dal Pnrr per la bonifica

Redazione