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Lecce, niente drammi, un giorno di riposo e poi testa al Vicenza

LECCE – Un giorno di riposo per il Lecce dopo la sconfitta subita in casa contro un avversario, la Spal, che è in fase di crescita dopo un periodo no culminato con l’esonero di Marino e l’arrivo di Rastelli.

Al Via del Mare, dopo ben undici risultati utili consecutivi e sei vittorie di fila, i giallorossi si sono bloccati di fronte ai ferraresi che ben messi in campo, in modo cinico, hanno pressato per tutta la gara; e ringhiando su ogni pallone e giocando duro hanno vinto per 2 a 1.

Sarebbe potuta finire con un pari ma la vittoria dei ferraresi è meritata non solo grazie ai gol di Valoti e di Okoli, intervallati dal pareggio di Majer ma perché è frutto di un atteggiamento che ha stupito i giallorossi, incapaci di prendere le misure agli avversari, la sconfitta è una conseguenza di un approccio diverso rispetto alle ultime uscite, oppure possiamo pensare che per la legge dei grandi numeri prima o poi doveva arrivare.

Non bisogna fare drammi però, anche se dobbiamo considerarla una battuta d’arresto che fa male in virtù della vittoria della Salernitana a Chiavari con l’Entella per 3 a 0 ma ripetiamo, nessun dramma, anche perché il Lecce rimane al secondo posto sulla casella del 58 con un punto di vantaggio, ed in vantaggio negli scontri diretti, proprio sui campani che ne hanno 57.

Mettendo da parte l’Empoli che sta correndo dall’inizio del campionato, ed ha perduto solo una gara, la squadra di Corini è quella ad averne perse meno, 5, rispetto alle 6 della Salernitana, alle 7 del Monza e della Spal e alle 8 sconfitte del Venezia. Sono freddi numeri ovviamente che non dicono quasi nulla ma imprimono un marchio su quello che finora è stato questo torneo.

La classifica parla chiaro: l’Empoli ha giocato due gare in meno ma ha già 62 punti ed ha un piede in serie A, la lotta per il secondo posto è serratissima. Il Lecce ha 58 punti, Salernitana 57, Monza 52 e mancano 5 gare. Sono 15 i punti in palio ed a 68 potrebbe arrivare la promozione diretta, il Monza non può sbagliare più e la Salernitana è anche in svantaggio negli scontri diretti con il Lecce, dunque la squadra di Corini è artefice del proprio destino, se avrà la maturità giusta potrà ambire alla promozione diretta altrimenti potrà provarci dalla lotteria dei playoff.

Nessun dramma, nessun danno, ma nessun dorma.

Ci sono cinque partite da giocare in cui bisognerà entrare in campo con un piglio diverso rispetto all’approccio avuto con la Spal, cinque partite in cui bisognerà lasciare tutto sul rettangolo verde, dalle gambe alla testa senza dimenticare il cuore; il cuore deve andare oltre ogni ostacolo.

Vicenza, Cittadella, Monza, Reggina ed Empoli cinque finali e quel che accadrà poi si vedrà.

Domenica di relax quindi prima di rimettersi a correre: Corini, che sicuramente saprà come riaccendere la sua squadra, ha fissato l’appuntamento per lunedì pomeriggio sul campo dell’Acaya dove, seppur ancora indisponibile, ci sarà anche capitan Mancosu, rientrato in sede dopo l’intervento di appendicite, che potrà essere un ulteriore pungolo verso questo finale di campionato avvincente, in cui tutto ancora può accadere: si deve sognare ma con i tacchetti ben radicati nell’erbetta e la testa fissa all’obiettivo finale.

M.Cassone

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