Attualità

La richiesta: strisce blu gratuite e abbattimento Tari e imposte comunali per le attività ferme

LECCE- I sindaci prevedano, per le attività chiuse, la sospensione del canone Tari e dell’occupazione del suolo pubblico così come si preveda la gratuità delle strisce blu per tutti i cittadini. Lo chiedono gli esercenti.

La zona rossa in Puglia e nel Salento, come nel resto d’Italia, non è solo una necessaria, seppur lesiva, restrizione della libertà personale ma potrebbe rappresentare un ulteriore costo e un aggravio improduttivo per tanti cittadini, esercenti e professionisti. E sono proprio questi a chiedere a gran voce di agevolare decine di famiglie che vedono il proprio futuro occupazionale anche a rischio, aspetto che -dicono- dovrebbe animare tutti i primi cittadini ad assumere delle iniziative dirette.
Nessuno potrà uscire da casa se non per emergenze, motivi sanitari e per lavoro. Essendo quindi le eventuali soste non per mero divertimento, i sindaci -chiedono- potrebbero prevedere il blocco per il pagamento dei “grattini” nella consapevolezza che le strisce blu rappresentino un metodo si per far roteare le soste durante le regolati giornate di lavoro ma anche, o solo, un metodo per far cassa.
Non da meno, rispetto all’impossibilità di una regolare e libera circolazione, la sospensione delle zone ztl per motivi di fruibilità , anche in orari vietati, per coloro che ne avranno necessità onde non intercorre nelle sanzioni previste.
Da oggi e sino al prossimo 6 Aprile ogni attività commerciale, negozi, bar ed esercizi legati alla ristorazione non potranno alzare le proprie saracine o garantire un regolare servizio. Occorrerebbe quindi evitare ulteriori e conseguenti perdite economiche per un aggravio, non ammortizzabile, per canoni ed imposizioni dovute alle amministrazioni comunali di riferimento. Anche in tal caso, ogni primo cittadino, dovrebbe ritenere necessaria la sospensione , per i periodi in “rosso”, del pagamento della tari e dei canoni relativi all’occupazione dei suoli pubblici, ad esclusione degli esercizi autorizzarti dal governo a poter garantire la regolare propria attività. Dovrebbe esser questo un segnale di solidarietà in un frangente come questo supportato anche da formali richieste da parte delle organizzazioni di categorie operanti sui territori.

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