CEGLIE MESSAPICA – La sera del 22 dicembre Sonia ha raggiunto a piedi l’abitazione, poco distante dalla sua, di Giovanni e Christian Vacca, padre e figlio di 41 e 21 anni, ai quali ha richiesto una dose di droga, verosimilmente di cocaina. A causa dei suoi debiti pregressi – secondo quanto ricostruito dai Carabinieri – avrebbe incassato un rifiuto, sfociato poi in una violenta aggressione in strada con calci, pugni e martellate.
È arrivata in mattinata la svolta sulla morte, sospetta, di Sonia Nacci, 43enne di Ceglie Messapica. L’arresto dei due uomini, ritenuti i suoi aggressori, è stato eseguito all’alba dai militari della Compagnia di San Vito dei Normanni insieme ai colleghi della Stazione di Ceglie Messapica, al margine di un’indagine complessa che si è avvalsa di testimonianze cruciali, intercettazioni, sopralluoghi e sequestro di materiale informatico. Fondamentale, nella ricostruzione di un quadro complesso, anche il coraggio del figlio appena 16enne di Sonia.
Giovanni e Cristian Vacca sono accusati di omicidio volontario aggravato in concorso. La loro – spiegano i militari – è stata “un’aggressione brutale e selvaggia”. La donna, durante le percosse in strada, avrebbe anche urlato richieste d’aiuto. Da sola è poi tornata in casa, vietando al figlio di chiamare il 118 fino alle 2 di notte, quando i dolori sono diventati insostenibili. Immediato il trasporto della 43enne da parte del 118 nel vicino Pronto Soccorso di Francavilla Fontana dove le vennero riscontrate alcune lesioni agli organi interni. Qui è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico alla milza, poi il trasferimento all’ospedale di Taranto. Qui le sue condizioni sono tornate ad essere critiche e ogni tentativo di rianimarla è risultato inutile.
Dalle indagini – riferiscono ancora gli inquirenti – “è emersa la personalità violenta e aggressiva dei due indagati, confermata da precedenti episodi simili”. Altri approfondimenti sono in corso su ruolo della compagna di Cristian Vacca, una 41enne. La lite per i debiti e la nuova richiesta di Sonia sarebbe iniziata proprio con lei e poi proseguita con il compagno e il figlio che hanno optato per le maniere forti, costate la vita alla 43enne.
E.Fio
