FASANO (BR) – Sulla carta, capannone ad uso agricolo. In realtà, in quello stabile sito in Contrada Salamina, tra Fasano e pezze di Greco, aveva trovato posto una fiorente attività di autocarrozzeria, con decine di clienti pronti ad affidare la cura del proprio mezzo al proprietario 52enne della ‘città della Selva’.
L’uomo già noto alle forze dell’ordine, non aveva però fatto i conti con i carabinieri della locale Compagnia che coordinati dal Capitano Gianluca Sirsi, dopo una serie di segnalazioni giunti in caserma, hanno effettuato un blitz che ha permesso di smascherare il presunto illecito.
La dove, secondo progetto depositato presso gli uffici comunali, dovevano trovarsi i prodotti agricoli della nostra terra, vi erano invece ammassati rifiuti pericolosi, rimasugli di auto smantellate, in gran quantità.
Oltre a costosi macchinari che con la potatura e la raccolta degli ulivi, avevano ben poco a che fare. Viti, bulloni, presse, compressori, bombole di vernice, carta abrasiva. Tutto quanto serve, insomma, per rimettere a posto un auto.
Tutto quanto, per i militari, da sequestrare immediatamente. A finire nel calderone, anche le auto, in attesa di riparazione, di proprietà di alcuni privati della zona. L’uomo, denunciato a piede libero, dovrà ora rispondere dell’accusa di gestione illecita di rifiuti e di costruzione abusiva.