LECCE- Gli ingressi del Fazzi presidiati dagli uomini della sicurezza ma al Dea scarseggia il controllo degli accessi ed il personale sanitario lamenta le troppe presenze durante la giornata
Non è ancora terminate l’emergenza covid e l’accesso quotidiani nei reparti del Vito Fazzi è contingentato per una volta al giorno dalle ore 12 alle ore 13 tranne per visite di controllo od esami. L’istituto di sicurezza che presidia con i propri uomini l’accesso principale del nosocomio non è più responsabile dei controlli all’imgresso del nuovo Dea quindi non più presidiato da propri uomini. Qualcuno dice “non posso prendersela con noi se a pochi metri chi è stato chiamato a controllare non lo fa come lo facevano i nostri colleghi” e se da una parte si leva la voce della vigilanza, dall’altra, e non da meno, la preoccupazione del personale sanitario del nosocomio leccese. “Una cosa è garantire gli accessi per coloro che in fasce diverse da quella quotidianamente autorizzata, ore 12 – 13, sono convocati al Fazzi per visite ed esami, altra è la presenza di cittadini che, utilizzando il minor controllo dal Dea, si intrufolano per cercare di entrare nei reparti dove sono ricoverati propri congiunti”. I controlli devono esser garantiti perché è garanzia di sicurezza per chi opera e chi è ospite in ospedale. In molti sperano che possa esser solo un breve periodo in attesa di garantire, anche dal Dea, la verifica di auto e pedoni che entrano nel Vito Fazzi di Lecce da personale specializzato come da sempre avviene dall’ingresso principale dell’ospedale leccese