LECCE – 5.000 internalizzati part-time del personale ATA, tra cui più di 400 salentini, si rivolgono allo Stato e ai Sindacati per invocare la sicurezza di un reddito, anche e soprattutto in un periodo delicato come questo.
“NON chiediamo assistenzialismo, ne soluzioni momentanee -dicono- da dipendenti di questo Stato, vogliamo solo che ci vengano riconosciuti i diritti costituzionali riconosciuti a tutti i precari. Stiamo parlando del DIRITTO AL COMPLETAMENTO ORARIO per gli assunti part-time. L’assunzione part-time non è mai esistita nella scuola e mai è stata prevista. Lo è stato solo per noi!
Questa soluzione -continuano- non solo risolverebbe la continuità reddituale, ma rappresenterebbe anche una soluzione stabile che restituisce dignità a tutti i lavoratori ATA internalizzati, in attesa che si arrivi alla trasformazione definitiva dei contratti part time in full time”.