LECCE – Nonostante le nuvole e la pioggia, una piccola fetta del tessuto imprenditoriale da oggi torna ad intravedere il sole.
Riaprono da questa mattina librerie, cartolerie e negozi per l’infanzia. È il primo passo di un lungo percorso di lento e graduale ritorno alla normalità, con abitudini da cambiare e nuove regole da rispettare.
Siamo stati a Lecce, in centro. Le saracinesche delle attività a cui, a partire da questo martedì, è consentita la riapertura non erano tutte alzate: qualcuno, in queste ore, sta ancora procedendo alla sanificazione dei locali e riaprirà i battenti a pulizie ultimate. Qualcun altro lo ha già fatto e in mattinata è tornato dunque al lavoro. I clienti non sono mancati, sebbene pochi. “Il clima che si respira – hanno raccontato titolari e dipendenti – è un mix di speranza e paura”.
Per contingentare gli ingressi e limitare il tempo di sosta all’interno delle attività, ci si reinventa il lavoro di sempre: si effettuano consegne a domicilio e si accettano prenotazioni al telefono e via mail. In questo modo, al suo arrivo, il cliente non dovrà far altro che ritirare la merce già imbustata e procedere esclusivamente al pagamento.
Queste prime riaperture, si diceva, rappresentano un primo banco di prova della cosidetta “fase 2”, quella che gradualmente consentirà il riavvio di altre attività. Un ritorno ad una normalità che di normale, all’inizio, avrà ben poco. Ma con la quale bisogna iniziare a prendere dimestichezza.
E.Fio