SAN CESARIO – Dopo 10 anni dall’ideazione dell’opera, domani è il giorno del tanto atteso taglio del nastro del sottopasso ferroviario di San Cesario, alle prese dal 2009 con ricorsi dinnanzi al Tar e ostacoli di tipo progettuale, considerata la complessità dell’opera.
Realizzato dalla Provincia, è stato costruito con il “metodo di infissione a spinta oleodinamica”, che ha permesso l’avanzamento dei lavori senza interrompere il traffico ferroviario. L’intervento per un importo complessivo di 5 milioni di euro.
La particolarità dell’opera consiste nella tecnica utilizzata per costruirla: alla sua base è stato realizzato un manufatto scatolare in cemento armato, monolite, tale da ospitare la sede stradale (largo al suo interno 10 metri, per 6.45 metri di altezza e 21 metri di lunghezza), successivamente varato a spinta oleodinamica per l’avanzamento al di sotto del binario.
L’impresa appaltatrice è la Leadri s.r.l., di Sternatia (Essen Italia srl di Roma per il sostegno provvisorio del binario, Sac srl di Varese per l’infissione oleodinamica). Direttore dei lavori è l’ ing. Anna Maria Riccio, mentre il responsabile del procedimento è stato l’ing. Stefano Zampino, che ha curato le fasi di pianificazione e progettazione delle opere fino a luglio 2015, e successivamente l’ing. Dario Corsini ha curato la fase di realizzazione dei lavori fino al completamento. Collaudatore Ing. Mario Manna, (tecnici che hanno collaborato a vario titolo: geometra Massimo Greco e per l’impresa: Ing. Mauro Fasiello, Ing. Walter Piccinno, Ing. Fabio Cannoletta).