AmbienteAttualitĂ 

Gasdotto Poseidon, la multinazionale avvia i monitoraggi preliminari

OTRANTO – Non solo gli espropri, ma anche l’avvio dei monitoraggi ante operam: Igi Poseidon, la multinazionale che vuole costruire il secondo gasdotto del Salento, nei giorni scorsi ha protocollato al Comune di Otranto la richiesta di installazione delle apparecchiature per la rilevazione dei parametri ambientali, così come richiesto dalle prescrizioni imposte dalla Valutazione di impatto ambientale del 2010 e da ottemperare prima dell’apertura del cantiere. Sono giĂ  in corso le misurazioni dell’acqua di falda nell’area di tre ettari destinata ad ospitare la centrale di misura. Ora saranno installate le centraline per misurare i parametri dell’aria in diversi punti, come Masseria Monaci o nei pressi dell’Istituto Alberghiero.

Non c’è, invece, al momento, nessuna comunicazione ufficiale resa al Comune su una presunta data di avvio dei lavori. Che però, stando alla proroga concessa nel maggio 2016 dal Ministero dello Sviluppo Economico, devono essere iniziati entro il 6 giugno prossimo e terminati entro il 6 giugno 2021.

La societĂ , formata dalla francese Edison e della greca Depa, vuole velocizzare i tempi anche per questo. E accelerare anche sugli espropri, per non perdere il vincolo concesso dal Ministero. Ha giĂ  chiuso accordi bonari con quasi tutti i proprietari interessati dal passaggio del gasdotto, ne mancano solo 36, che finora non è riuscita a rintracciare: per il 6 maggio ha fissato i sopralluoghi in zona per l’immissione in possesso delle particelle, sperando di chiudere la partita senza interventi coatti.

C’è, però, un grande interrogativo in questa vicenda: sono ancora valide le autorizzazioni incassate ormai otto anni fa? L’autorizzazione unica, infatti, risale al 2011 e durava per cinque anni.

Voci ufficiose che rimbalzano da Roma dicono che ci sarebbe una volontĂ  del governo di riaprire le procedure di Valutazione di impatto ambientale, ma non ci sono certezze su questo e, anzi, la societĂ  dice di non aver ricevuto ad oggi alcuna comunicazione.Intanto, viaggia spedita. E lo fa in attesa che l’Italia si decida a firmare l’intesa intergovernativa su questo gas che proviene da Israele e Cipro e dovrebbe attraversare anche la Grecia.

Questi primi tre Paesi hanno giĂ  raggiunto l’accordo a dicembre, pochi giorni dopo che il vicepremier Matteo Salvini, in visita in Israele, ha sponsorizzato il progetto. L’impressione è che, con il territorio giĂ  in subbuglio per Tap in costruzione a venti chilometri dal punto di approdo del secondo gasdotto, la decisione sarĂ  rinviata a dopo le elezioni europee.

T.C.

Articoli correlati

Tromba d’aria si abbatte su un lido: paura e danni

Redazione

Iacovone, c’è l’ok dalla Conferenza dei servizi

Redazione

Esasperazione tra i lavoratori dell’indotto della centrale Enel di cerano

Mimmo Consales

Eolico offshore, Pagliaro: basta con la favola green

Redazione

Incendio San Cataldo 2023: abbattuti gli alberi bruciati ed estirpata la quasi totalitĂ  della necromassa

Redazione

Emergenza caldo estate: 50 quintali di angurie per anziani e fragili

Barbara Magnani