Cronaca

Omicidio Manca, chiesti 30 anni per uno degli imputati

LECCE- 30 anni di carcere per omicidio volontario premeditato. È questa la richiesta del pm Carmen Ruggero per Carmine Mazzotta, accusato dell’omicidio di Gabriele Manca, il giovane di Lizzanello ucciso 20 anni fa nelle campagne tra Lizzanello e Merine, il 5 aprile del 1999. L’imputato, difeso dagli avvocati Giancarlo Dei Lazzaretti ed Enrico Grosso, è l’unico ad aver scelto il rito abbreviato.

Per gli altri, Omar Marchello, Pierpaolo Marchello, e Giuseppino Mero è già cominciato il processo ordinario in Corte d’Assise. Per Mazzotta udienza davanti al gup Cinzia Vergine. Il pm ha chiesto 30 anni, poi hanno preso la parola gli avvocati della famiglia della vittima, parte civile nel processo. Sono il padre la madre, la sorella e il fratello della vittima. Il 3 gennaio del 2018 l’arresto dei 4 presunti autori. il contesto criminale nel quale era avvenuto il fatto di sangue era già stato inquadrato, ma erano state le recenti dichiarazioni del collaboratore di giustizia Alessandro Verardi, ex esponente di spicco della frangia del sodalizio mafioso attivo nella zona di Merine a dare la svolta alle indagini. Il movente: un regolamento di Il tutto nell’ambito di un contesto criminale nel quale Manca aveva deciso, in autonomia, di spacciare nel territorio gestito dal suo rivale. Mazzotta è ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio, la persona che ha sparato e ucciso il ragazzo. La sentenza il 10 maggio dopo la discussione della difesa.

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