LECCE – (Tonio De Giorgi) Il suo Lecce contro la sua ex squadra. Per Fabio Liverani, però, ci sarà poco spazio per i sentimenti e per i ricordi. “Ho vissuto tre anni bellissimi a Palermo – afferma -, chiusi con una finale di Coppa Italia all’Olimpico dove portammo 40 mila tifosi, è un ricordo indelebile. In quella squadra sono passati Pastore, Sirigu, Cavani, Kiaer. In quel periodo abbiamo toccato il massimo e io avevo un ottimo rapporto con la gente. Adesso, nel giro di pochi anni, la situazione è cambiata, apprendo di tutte queste difficoltà e provo un dispiacere enorme”. Il tecnico giallorosso, però, sa bene che queste situazioni possono, a volte, rafforzare il gruppo anziché indebolirlo. “Non so quanto possono incidere queste vicende societarie – riflette -, non credo siano in crisi. È una rosa competitiva per tornare in Serie A sebbene il campionato di Serie B non dia certezze. Quella del Palermo è una rosa qualitativamente superiore a quella del Brescia”. Al Barbera dovrà scendere in campo il Lecce migliore per tenere testa alla squadra rosanero reduce dalla netta sconfitta contro il Crotone. “Dovremo essere bravi a dare continuità alla prestazione contro il Verona – continua -, non abbassare i ritmi e rendere la vita difficile al Palermo. Ci arriviamo con grande serenità e la dovremo vivere come una partita secca. Credo che loro non si discosteranno dal 3-4-2-1 o dal 3-4-1-2. Per noi cambia poco, la differenza la fa l’interpretazione dei calciatori. Bisogna prepararla bene più fisicamente che mentalmente”. Per il tecnico giallorosso squadra quasi fatta. “Sceglierò fra Arrigoni e Haye per il centrocampo – rivela -, mentre Majer si sposa bene con le caratteristiche degli altri centrocampisti. In difesa Bovo resta un’alternativa mentre Tabanelli ha recuperato e Tumminello deve trovare la scintilla che solo la partita ti può dare”.
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