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Il Ministero risponde al padre di Ylenia: invierà gli ispettori

LECCE – Non si ferma la ricerca della verità da parte del padre di Ylenia Attanasio, la ragazza di 23 anni scomparsa in terribile incidente stradale l’8 luglio 2007. A bordo del suo scooter, sulla Alezio-Gallipoli, fu travolta da un’auto.

C’è stato un processo, ci sono udienze civili ancora in corso. Ma lui vorrebbe una nuova perizia, per calcolare -lui lo ha già fatto- i tempi. In due secondi è racchiusa, secondo lui, la verità.

Secondo la Cassazione -hanno già spiegato invece i difensori dell’imputato, ovvero colui che guidava l’auto- il giudice di rinvio dovrà riesaminare la vicenda processuale al fine di verificare solo se ricorrano i presupposti per ritenere sussistente la responsabilità civile dell’uomo al volante, mentre dal punto di vista penale la pronuncia della Suprema Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di primo grado, assolvendolo.

Ma questo padre non si arrende e manifesta davanti al tribunale civile. Su quelle che secondo lui sono lacune nella ricostruzione dei fatti, ha chiesto l’intervento del Ministro di Grazia e Giustizia, chiedendo che qualcuno analizzi l’operato di chi, fino a ora, ha giudicato. E ora ha ricevuto una risposta: saranno inviati degli ispettori.

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