OTRANTO- La banda tra i vicoli di Otranto annuncia la festa, scioglie l’attesa, sa far emozionare. E guida tutti verso la Betlemme idruntina, che popola uno dei luoghi più belli del borgo, la Torre Matta, fresca di restauri. Il presepe in cartapesta ospitato all’interno ha ricevuto la benedizione di don Antonio e don Marcello, delegati del vescovo Mons. Donato Negro. E l’atmosfera così si fa ancora più mistica.
La Sacra famiglia, gli angeli, i pastorelli, tra tessuti drappeggiati, dettagli curatissimi, viuzze che conducono nel cuore della tradizione e della devozione. È un capolavoro questo presepe in cartapesta del maestro Rocco Zappatore, a grandezza naturale, inaugurato il 9 dicembre e visitabile fino all’Epifania, frutto dell’impegno della Pro Loco e delle altre associazioni otrantine, d’intesa con l’amministrazione comunale.
Tantissimi i visitatori che si sono già immersi in questa atmosfera, turisti ma anche molti salentini. Otranto sa farsi amare in ogni sua sfumatura.