Cronaca

Sesso e favori per aggiustare le indagini: in carcere il pm Arnesano. Arresti anche in Asl

LECCE- Sesso, barca, vacanze, battute di caccia, ma anche visite mediche gratuite per amici e parenti. Regali e favori, insomma, per aggiustare le indagini. Con questa accusa finisce in carcere il pm della Procura di Lecce Emilio Arnesano. Dietro le sbarre anche il dirigente Asl Carlo Siciliano. Ai domiciliari, invece, con dispositivo elettronico, vanno il direttore generale dell’Asl di Lecce Ottavio Narracci; Giorgio Trianni e Giuseppe Rollo, rispettivamente primari di Neurologia e Ortopedia del Fazzi; l’avvocato Benedetta Martina del Foro di Lecce. Un divieto di dimora nel Comune di Lecce è scattato nei confronti dell’avvocato Salvatore Antonio Ciardo. Le ipotesi di reato, a vario titolo, sono di corruzione in atti giudiziari, induzione a dare o promettere utilità a pubblico ufficiale e abuso di ufficio. Le misure di custodia cautelare sono state emanate dal gip del Tribunale di Potenza, che ha la competenza sui magistrati della Corte d’Appello di Lecce. E la notizia è stata diffusa direttamente dal Procuratore di Potenza Francesco Curcio, con un comunicato stampa ufficiale.

Un terremoto vero e proprio. Le indagini, durate quattro mesi, sono state effettuate dalla Guardia di Finanza di Lecce e avviate in seguito ad una conversazione intercettata nell’ambito di un’inchiesta partita la scorsa estate. Una piccola crepa, “una singola e specifica notizia di reato a carico di Arnesano e altri soggetti”, da cui è nata la voragine giudiziaria, che ha portato a galla “un ampio spettro di delitti commessi con abuso e vendita delle proprie funzioni da parte del magistrato”, scrive il procuratore potentino.

Tutto parte dalla piscina di pertinenza del dottor Trianni: stando all’impianto accusatorio, Arnesano ne ha disposto il dissequestro con successiva richiesta di archiviazione dell’inchiesta. Lo avrebbe fatto in cambio di un soggiorno con annesse battute di caccia offerte dal medico al pm. Le indagini, poi, hanno svelato anche altro, avendo sullo sfondo “incontri sessuali e altri favori”. Si parla, in particolare, di “rapporto corruttivo, consolidato e duraturo” con l’avvocato 32enne Benedetta Martina, perché, stando all’accusa, il pm “pilotava procedimenti in cui gli indagati erano assistiti dall’avvocato Martina, ottenendo in cambio prestazioni sessuali” da lei.

Non solo. Intercettazioni e accertamenti hanno rivelato che il magistrato avrebbe agevolato anche l’esame orale di avvocato di una “giovane collega” di Martina, Federica Nestola, secondo la Procura di Potenza per “ottenere in cambio prestazioni sessuali” di entrambe. Per questo il pm contattò l’avvocato Ciardo, componente della commissione d’esame, per concordare un incontro nel suo ufficio e definire le domande da porre alla candidata durante la prova orale, poi superata.

In uno dei casi contestati, ancora, il pm sarebbe intervenuto presso il presidente del collegio distrettuale di disciplina, Augusto Conte, su richiesta dell’avvocato Manuela Carbone. “La richiesta veniva avanzata e accettata” e anche in questo caso Arnesano avrebbe chiesto alla legale delle prestazioni sessuali.

Di altro tenore il capitolo Asl.

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