SURBO – Al fastidio per la puzza, insopportabile, si unisce quello per l’indifferenza, intollerabile. E così i cittadini di Surbo, giorno dopo giorno, continuano a scrivere e intendono alzare la voce. Chiedono aiuto per vederci chiaro sulla fonte e la tipologia del cattivo odore che, al calar del buio, invade il paese. Una sorta di coprifuoco quello che la puzza fa scattare e che, stando alle segnalazioni, interessa altre zone del Nord Salento. “Finestre sigillate, impossibile sostare all’aria aperta, impossibile non avvertire un pizzichio a gola e naso e un forte bruciore agli occhi”, come denuncia l’ennesimo cittadino esasperato, Vincenzo Calamo.
Il Movimento Regione Salento, che per primo ha solevato la questione per voce del coordinatore cittadino Massimiliano Spinetta, è pronto a schierare una raccolta firme. In settimana si scenderà in strada a raccogliere testimonianze, a mettere nero su bianco l’allarme ad oggi caduto nel vuoto.
A far luce sulla provenienza e l’eventuale pericolosità dei fumi, talmente densi da essere visibili, potrebbero essere i monitoraggi Arpa. Per fare questo però dovrebbe mobilitarsi anche il commissario prefettizio, dacché Surbo è commissariata.
Intanto collirio e spray nasale solo le uniche soluzioni tampone ai quali i cittadini non intendono ricorrere per altro tempo ancora.
