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Palaia a Piazza Giallorossa: “L’entusiasmo può portarci lontano”

LECCE – Il dott. Peppino Palaia, responsabile medico dell’US Lecce ospite di TeleRama, nella puntata 1447 di Piazza Giallorossa, ha tracciato il punto della situazione dei giallorossi e, come ha sempre fatto, si è detto ottimista e infine ha chiuso con l’augurio di una vittoria importante contro il Palermo, un tre a zero come nell’anno di Delio Rossi: “Abbiamo un grande pubblico, una grande squadra perché non dovremmo vincere” ed ha iniziato proprio parlando dell’entusiasmo: “Non è un fatto negativo, è un fattore positivo l’entusiasmo sempre e comunque, se uno muore con entusiasmo muore meglio, perché dovrebbe fare male? Sento parlare di salvezza, sì va bene, ma l’entusiasmo ti fa ottenere risultati che non ottiene chi non ne ha, qualcosa in più la devi volere, a volte si ottiene e altre volte no. Questo è un ottimo avvio del Lecce in riferimento a quelle che erano le premesse, e con entusiasmo possiamo continuare. Tutto è stato fatto con estremo raziocino, e quando le cose si fanno così si ottengono i risultati”.

Sulla settimana di sosta il suo pensiero è molto positivo, sicuramente è servita per recuperare, perché il fisico si allena riposando dopo i carichi di lavoro.

Poi ha delucidato tutti sulla questione infortunati“I calciatori che hanno lavorato in differenziato saranno tutti aggregabili; qualcuno è stato in differenziato per uno scarico naturale perché ha giocato di più. Falco ormai ha recuperato. Riccardi? si è fatto operare a Verona da Zorzi che è molto bravo ma ha avuto una complicanza nel post operatorio e quindi si sono allungati i tempi di recupero; poi quest’estate ha lavorato con me e adesso incomincia a fare qualcosa col gruppo, per novembre potrebbe essere aggregabile. Considerando però che un calciatore per un infortunio del genere con intervento al crociato anteriore ha bisogno per entrare in forma, inutile prenderci giro, di un anno, quindi aggregabile perché deve vincere l’impatto con un nuovo contrasto ma ha bisogno di tempo per recuperare i giusti automatismi e schemi motori che vengono perduti con l’intervento e con l’inabilità e diventano schemi antalgici”.

Infine non ha esitato a rispondere alla domanda sul caso Chiricò:Non doveva venire a Lecce. Ricordo che Conte aveva già firmato poi la curva è insorta e Corvino ha stracciato il contratto. La Curva, i curvisti come dico io, sono amici miei, hanno un loro decalogo e si attengono a quello, la loro è una fede, ovviamente sto parlando degli aspetti positivi, sono da condannare gli aspetti negativi ma loro seguono una fede. Gli altri settori dello stadio non sono parti vitali, loro sono il cuore, hanno potere decisionale perché danno tanto alla squadra… nel momento in cui alcuni atteggiamenti vanno contro i loro principi li condannano”.

Tra una chiacchierata e l’altra ha raccontato tanti aneddoti e siamo certi che ha ancora tante storie da scrivere e da vivere per raccontarle poi.

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