Politica

Fiera del Levante, Conte: “Treni inaccettabili”. Bordate al governo da Emiliano e Decaro. Ma il premier dribbla

BARI – Sull’Ilva, ha ribadito, “non si poteva fare più di così”. Ma della Puglia il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha parlato quando si è trattato di fare un bilancio, negativo, sullo stato delle infrastrutture. “Noi vogliamo lavorare all’Alta Velocità – ha spiegato il premier -. Quando vado a trovare i miei genitori a Foggia entro in un’altra dimensione ferroviaria. E non è accettabile. Dobbiamo potenziare il trasporto regionale, dobbiamo lavorare per l’alta velocità al sud e soprattutto in Puglia“.

Il taglio del nastro della 82esima Fiera del Levante di Bari, come da tradizione, è affidato al premier che ha, come i predecessori, annunciato l’azione di governo da qui al prossimo futuro, nel centesimo giorno dall’insediamento. “Interverremo – ha aggiunto – sia per la riforma e l’introduzione del reddito i cittadinanza che per la riforma fiscale. Saranno due pilastri con cui lavoreremo per sagomare un riforma economica con la quale realizzeremo equità sociale”.

Nessun riferimento, dunque, dal premier, alle richieste arrivate poco prima dal sindaco di Bari Antonio Decaro e dal governatore Emiliano. Il primo che chiedeva lo sblocco dei fondi per le periferie, ha lanciato la prima delle bordate al governo centrale.

“Davanti ad una emergenza di carattere nazionale come questa – ha detto Decaro riferendosi alla vicenda della nuova sede provvisoria della giustizia penale barese – ci saremmo aspettati una forte unità di intenti. Invece signor Presidente – ha continuato – il ministro di Giustizia (Bonafede ndr) ha avuto parole ingenerose nei riguardi del sindaco definendomi irresponsabile per aver firmato una proroga dei termini per o sgombero dell’immobile che occupa la giustizia penale barese. Una giudizio pesante da far perdere il sonno”. In apertura del suo intervento aveva anche fatto riferimento alla politica “che aizza l’odio parlando alla pancia dei cittadini”.

Stesso tenore il discorso del governatore che a fronte di parole concilianti e di stima verso Conte ha parlato oltre che dell’”assurda crisi della nave Diciotti”, dell’agricoltura che non esiterebbe senza gli immigrati, della iniquità della flat tax, del gasdotto Tap da spostare nel punto di approdo e dell’Ilva: “Non mollare la partita della salute e dell’ambiente di Taranto – ha detto Emiliano riportando le richieste dei cittadini arrivate sulla sua pagina Facebook – ecco perché è oggi mio dover continuare ad insistere sulla trasformazione dell’alto forno 5, non funzionante, in due forni elettrici alimentati a gas o a idrogeno. adesso che il suo governo ha deciso di mantenere aperta la fabbrica”.

Per poi concludere. “Chi prima di lei ha tradito le nostre aspettative e ci ha mancato di rispetto non è stato più accolto con lo stesso sincero calore nella terra che con orgoglio rivendica di averle dato i natali”.

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