MELPIGNANO- Tra 200 mila persone in festa c’era anche lui: questo agricoltore solitario che ha scelto di scrivere, di suo pugno poche frasi e darle in pasto al grande pubblico della Taranta: chissà che qualcuno, di sfuggita, non ci abbia fatto caso, e non si sia preso la briga di leggerle. La sua è una richiesta di aiuto in cui si parla di “alberi che rappresentano secoli di storia morire inermi sotto la scure della Xylella, in una terra ove ci sono ipotesi senza soluzioni“.
Un grido di parole scritte, tra migliaia di voci in festa, in una protesta autonoma e solitaria, senza nessuna forma di organizzazione. Eppure ad essere minacciati non sono solo gli ulivi ma anche l’economia e l’identità di un territorio che non è solo musica e festa.