Cronaca

Lo zio di Lucio Marzo denuncia il meccanico di Patù: aggredito e minacciato in strada

LECCE- In tribunale per difendersi da un’accusa di minacce Fausto Nicolì, il meccanico di Patù tirato in ballo da Lucio Marzo, assassino reo confesso di Noemi Durini, nella triste vicenda dell’omicidio della 16enne di Specchia. Il 29 gennaio scorso era stato in tribunale per respingere proprio le accuse di Lucio, che lo aveva indicato come il vero autore dell’omicidio, ora la vicenda è diversa ma strettamente collegata a Noemi, a Lucio Marzo e alla sua famiglia. Una denuncia presentata dallo zio del ragazzo, fratello del padre , nel commissariato di Taurisano. Secondo l’uomo in tre episodi avvenuti agli inizi di giugno a Montesardo Fausto Nicoli avrebbe proferito minacce pesanti contro di lui e contro il figlio, con i quali si sarebbe incontrato per caso. Un alterco e uno scambio di parole grosse che lo zio di Lucio avrebbe interpretato come minacce gravi che lo avrebbero portato a presentare una denuncia – querela a cui è seguito un provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla presunta vittima. Nicolì, accompagnato dal suo avvocato Luce Puce, è comparso oggi davanti al giudice Antonia Martalò per l’ interrogatorio di garanzia a seguito del provvedimento. Si è difeso parlando dell’ennesimo tassello di una campagna denigratoria nei confronti della sua persona cominciata dopo qualche giorno dal ritrovamento del cadavere di Noemi e che sta continuando ancora oggi. “Solo discussioni verbali e nient’altro- ha detto Nicoli, indicando anche delle persone presenti che potrebbero confermare la sua versione- Solo incontri casuali e qualche scambio di parole grosse”. Ha poi presentato una controdenuncia perché durante questi incontri lui stesso avrebbe subito il danneggiamento dell’auto.

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