Attualità

Ex Ceduc, cadono gli ostacoli alla nascita della residenza per anziani

GALLIPOLI –  Nell’ex Ceduc di Gallipoli, bene pubblico da anni in abbandono, potrà essere avviata una residenza sociosanitaria per anziani. Il Consiglio di Stato, con sentenza del 20 giugno, ha respinto il ricorso in appello della società Santa Rita srl, che svolge la stessa attività nella vicina Alezio. Il suo timore, che l’ha portata a impugnare la sentenza del Tar di Lecce che già le aveva dato torto un anno fa, è la concorrenza che si creerebbe sul mercato sia delle strutture accreditate che di quelle libere, visto che entrambe opereranno a pochi chilometri di distanza l’una dall’altra e nello stesso distretto sociosanitario.

La Santa Rita, accreditata per 78 posti letto su 94 autorizzati, ha impugnato gli atti del Comune di Gallipoli, proprietario di quell’immobile che sorge sul lungomare Galileo Galilei, a pochi passi dal centro abitato e in piena movida. Quella struttura di grandi dimensioni, immersa in un parco verde molto ampio, in passato è stata un centro di assistenza per i minori per la Provincia di Lecce. Quando nel 2003 la Regione ha deciso di trasferire il bene al Comune, ha anche provveduto ad assegnare i finanziamenti per la sua ristrutturazione. I lavori sono iniziati, ma poi non mai stati ultimati per mancanza di fondi. E così l’ex Ceduc è rimasto inutilizzato e soggetto ad atti di vandalismo. Solo nel gennaio 2017 l’amministrazione Minerva ha deciso di recuperarlo, inserendolo nel bando delle opere pubbliche per trasformarlo in rssa e come centro di prima accoglienza (CPA), da affidare con apposito bando a privati. L’unica a presentarsi è stata la Salento R.S.S.A. S.r.l., a cui l’immobile è stato dunque assegnato.

Per i giudici, “l’interesse che muove la società appellante, struttura concorrente, è quello di impedire l’entrata nel mercato di riferimento di un nuovo operatore in grado di sottrarre una parte del bacino di utenza”. Ma questo effetto non discende direttamente dagli atti impugnati, perché presuppone l’acquisizione dei titoli per l’esercizio dell’attività di residenza socio assistenziale, ciò che avverrà dopo, a lavori ultimati. Quando pare sia scontato, a quel punto, un nuovo ricorso.

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