SURBO- A Surbo, nei giorni in cui si apprendono le motivazioni che hanno portato allo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, si aggiungono i collegati risvolti giudiziari: sono emersi dalla richiesta di proroga indagini avanzata dalla Procura per l’inchiesta che vede indagati l’ex sindaco Fabio Vincenti, il tecnico comunale Giovanni Frassanito e gli imprenditori Vincenzo e Oronzo Trio, con le accuse a vario titolo di corruzione, abuso d’ufficio ed estorsione.
“Ad oggi non ho ancora ricevuto l’avviso di proroga dell’indagine – dice Vincenti – e faccio presente intanto di essere assolutamente sereno e pienamente fiducioso dell’operato della Procura, che a giusta ragione richiede il tempo previsto dalla legge per approfondire in modo puntuale e preciso qualunque ipotesi di reato. Lo dico nella mia piena convinzione che anche in questa seconda indagine sarà dimostrata qualsiasi estraneità della mia persona ad ogni e qualsivoglia reato. Sono convinto di aver sempre operato con trasparenza e correttezza nella gestione della cosa pubblica senza compromessi e senza fini personali. Tant’è che sono a completa disposizione della magistratura inquirente per chiarire tutti gli aspetti, anche quelli di minor rilievo, che hanno potuto ingenerare negli investigatori dubbi e sospetti. Sereno e fiducioso, sottolineando che l’iscrizione nel registro degli indagati non significa aver commesso un reato, attendo che tutta questa storia compreso lo scioglimento del Consiglio possa nel più breve tempo possibile trovare la giusta definizione. Questo per la serenità della Comunità in primis e per quella della mia famiglia”.