LECCE- Dalla stretta di mano al protocollo d’intesa. Il Sindaco Carlo Salvemini ha concretizzato la sua promessa siglando oggi un patto che mira a creare un dialogo tra carcere e la societĂ civile. “Ho conosciuto la direttrice del carcere qualche mese fa – dichiara il Primo Cittadino – quando non ero ancora sindaco, e insieme assumemmo un impegno a prescindere dal risultato elettorale: adoperarci a scrivere una pagina diversa nel rapporto tra l’Istituzione comunale e l’Istituto penitenziario piĂą importante di Puglia, che si percepiva come un corpo estraneo alla comunitĂ . E così oggi sigliamo questo protocollo, che arriva subito dopo un altro importante impegno, quello di istituire, attraverso apposito avviso pubblico, la figura del “Garante dei diritti delle persone private della libertĂ personale”.
Da oggi inizia così un processo si reinserimento e rieducazione dei detenuti dando loro la possibilità di essere integrati in percorsi di volontariato e in lavori esterni.
Si tratta del primo protocollo di intesa che il carcere sigla con il comune di Lecce e che mira a rendere questo istituto penitenziario una struttura sociale, in grado di interagire una volta per tutte con la realtĂ istituzionale.
“Ringrazio il sindaco Salvemini – dichiara la direttrice Rita Russo – perchĂ© per la prima volta riusciamo a siglare un protocollo con l’Amministrazione comunale, un accordo attraverso il quale l’Istituto penitenziario diventa finalmente parte della cittĂ . Facilitare l’ingresso del carcere nella città è l’obiettivo principale di questo sodalizio che intende far partecipare i cittadini alla rieducazione dei detenuti e promuovere altresì l’educazione dei cittadini al carcere. Solo così possiamo parlare di un carcere sociale, quando i cittadini possono accedervi e supportare tutte le azioni educative che si tengono all’interno dell’Istituto. Abbiamo bisogno di rendere visibile l’Istituto penitenziario, è questo che abbiamo chiesto al sindaco e questo accadrĂ attraverso il protocollo che abbiamo siglato“.