Politica

Bilancio, la maggioranza c’è ma non sulla partecipazione. Su Ilva volano querele

BARI – Passa alle 3 del mattino e dopo oltre 14 ore di lavori, la legge di stabilità regionale. La maggioranza tiene sul voto finale ma si spacca sul finanziamento alla legge sulla partecipazione, affossata dal voto segreto. Dunque né ci saranno i 900mila euro previsti dal governatore, né i 300 frutto di mediazione.

Le scintille in aula si sono registrate anche su un altro tema caldissimo: l’Ilva. La pentastellata Laricchia accusa i colleghi di Forza Italia e Partito democratico, di essere stati sovvenzionati dai Riva. Tanto è bastato per scatenare l’indignazione di Lacarra con relativo annuncio di querela.

Il resto è tutto un tira e molla per portare a casa finanziamenti più o meno cospicui per questa o quella causa. Cinque milioni di euro andranno per l’efficientamento energetico degli edifici privati, sette milioni ai Comuni per ridurre i rifiuti e smaltire l’amianto, 500mila per sostenere l’affitto ai meno abbienti. Sovvenzionata con mezzo milione la legge per Taranto, per la valorizzazione dei prodotti a km0 e il doppio della cifra per consentire ai comuni l’acquisizione della proprietà dei beni culturali.

Cambiano le assunzioni nel 118 che sarà riorganizzato, nelle Asl e nell’Arif il personale sarà stabilizzato ma su quest’ultima incombe il rischio incostituzionalità. Sì al finanziamento per la promozione e comunicazione della filiera vivaistica viticola regionale penalizzata dal blocco della movimentazione delle piante nelle zone colpite da Xylella. Confermati i 700 mila per le celebrazioni in onore di don Tonino Bello, gli aiuti ai comuni costieri per l’acquisto delle sedie attrezzate per consentire la balneazione ai diversamente abili, l’abbattimento delle barriere architettoniche nei Comuni e nei parco giochi. Aiuti anche per i cinema monosala schiacciati dai multisala. 150Mila Porto cesareo e Sava per aiutare i cittadini nello svuotamento reflui.

Annullati i pareri che bloccano i lavori sulla Bradanico-Salentina. La norma accelera la spesa delle risorse finanziarie assegnate dal Fondo di sviluppo e coesione e da delibere Cipe.

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