Politica

Mafia e politica, Uccella: “Il voto amministrativo esposto alle scorribande malavitose”

LECCE- “ Il voto amministrativo a Lecce esposto alle scorribande malavitose”. Torna ad intervenire, in modo diretto, nella vicenda su presunti legami tra mafia e politica a Lecce, Umbero Uccella, dell’ufficio politico provinciale PD. Riferendosi alla conferenza che il partito democratico leccese ha tenuto sull’argomento, sottolinea un passaggio del segretario cittadino Fabrizio Marra, a proposito dell’allarme “per la notevole diversità di consenso delle forze politiche, tra le elezioni comunali e le altre, in alcune precise zone della città”.

Perché, è del tutto evidente -scrive uccella -che, soprattutto nelle competizioni amministrative, sui ceti sociali più bisognosi, su quelli dei senza reddito e, spesso, persino, senza tetto, fortissimi sono il condizionamento e la pressione del ceto politico di governo cittadino. Sulle persone più povere, nel 2012, ma anche prima, si è scaricato tutto l’armamentario propagandistico del centrodestra e di alcuni candidati che hanno fatto brillare la promessa di lavoro, o di un’abitazione, nella logica perversa dello scambio favore-voto. E, spesso, secondo le informative, ciò è avvenuto con l’aiuto, non proprio disinteressato, di ambienti della malavita.

“L’ilarità che la nostra conferenza stampa avrebbe destato nel sindaco, mi pare francamente del tutto fuori luogo e fuori misura continua- Anche perché, se proprio non ha nulla da temere, non vedo dove sia il vulnus per lui e per la sua amministrazione, se il PD chiede al Prefetto di valutare al meglio lo strumento di indagine e alla Commissione Antimafia di aprire un dossier su Lecce. Tutto ciò avverrebbe, infatti nel pieno rispetto delle leggi vigenti e con il massimo di garanzia per le autorità amministrative sottoposte ad esame. Il famoso garantismo che si richiama –spesso a sproposito- è esattamente questo.

Dunque, occorre più compostezza e più rispetto. Se si accende un faro su Lecce è perché vi sono preoccupazioni serie non per i risultati delle prossime elezioni, ma per la possibile contaminazione malavitosa dell’attività amministrativa. Dato l’intensa dimestichezza tra un pezzo del ceto politico e personaggi di confine con le attività criminali, emersa abbondantemente dalle intercettazioni delle forze dell’ordine”.

Articoli correlati

Le urne chiamano 21 Comuni salentini al voto, crolla l’affluenza

Redazione

Controffensiva agli abusivi delle spiagge, stretta anche su locali e parcheggi

Redazione

Francavilla 2014, Bruno avverte i centristi: “Mia posizione quella de Pd”

Redazione

Abuso d’ufficio su assunzione primario: assolto Vendola

Redazione

275, mozione bipartisan dei consiglieri regionali salentini

Redazione

Condanna di Berlusconi, caos nel Pdl: convocati tutti i Parlamentari

Redazione