BARI – Arriva nel Salento l’ambulanza attrezzata per il soccorso neonatale. È la prima volta in Puglia e si colma una carenza storica. Emiliano: “Chiudiamo così il riordino dei punti nascita”.
In Puglia, sino ad oggi non ne esisteva nemmeno una. Dal primo novembre, invece, l’ambulanza per il soccorso neonatale è operativa in tutte le province. Dotata di incubatrice e personale medico e infermieristico dedicato e appositamente formato, avrà, nel Salento, come base l’ospedale Vito Fazzi di Lecce ma servirà per il trasporto urgente di bimbi nati nei punti nascita da Francavilla Fontana a Tricase. Il piccolo nato e stabilizzato, che dovesse presentare patologie o urgenze, sarà trasferito a bordo dell’ambulanza nel reparto di terapia intensiva neonatale più vicino o più idoneo al tipo di emergenza. Non sarà più il medico che lo ha fatto nascere a cercare un posto letto, ma saranno gli operatori nell’ambulanza a individuare istantaneamente il posto letto libero più vicino, comunicando alla struttura che li riceverà, in tempo reale, posizione e quadro clinico. Il Vito Fazzi sarà l’hub, i posti letto di terapia intensiva – oggi dieci tra Lecce e Tricase -, diverranno in provincia di Lecce, 16. “Cambierà – spiega il direttore del reparto di Terapia Intensiva Neonatale del Vito Fazzi, Giuseppe Presta – che i bambini nati con problemi, nei punti nascita periferici, saranno stabilizzati lì ma partirà lo STEN, quindi il trasporto dal punto nascita all’Hub di Lecce e questo ora è un trasporto in sicurezza”.
Per il governatore si chiude così il piano di riordino: “Noi – ha commentato Michele Emiliano – realizziamo e chiudiamo il piano di riordino dei punti nascita. Fatto che ovviamente ci tranquillizza e ci mette definitivamente nella modernità. Se in un punto nascita nascono meno di mille bambini l’anno – ha concluso – si rischia la deprofessionalizzazione del personale e l’aumento della pericolosità del punto nascita”.
