LECCE – Quasi un secolo di carcere complessivo a fronte di una richiesta di oltre 120 anni avanzata dal sostituto procuratore Guglielmo Cataldi. È arrivata oggi la sentenza pronunciata dal giudice Alcide Maritati per il processo con rito abbreviato a carico di 14 imputati nel processo scaturito dalla maxi operazione anti-droga “Oceano”.  Gli imputati rispondevano a vario titolo dei reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e traffico delle stesse e raccolta di scommesse clandestine. La condanne condanne vanno dai 10 agli 8 ai 6 anni e 9 mesi per il finanziere coinvolto nell’operazione: 9 mesi di reclusione per Christian Luigi Giannone, 41enne di Cavallino. Secondo l’accusa, il militare avrebbe comunicato il numero di targa di alcune autovetture utilizzate dalla Guardia di Finanza per lo svolgimento dei servizi di pedinamento ed osservazione. La condanna più alta, 15 anni e 8 mesi di reclusione per Ervin Gerbaj: 14 anni e 4 mesi per Marenglen Halka; 9 anni e 8 mesi per Giuseppino Mero, 52 anni di Cavallino; 8 anni per Alessandro Scalinci, a fronte dei 10 chiesti dal pm, 7 anni ed 8 mesi per Gianluca Lorè ;7 anni per Tommaso Danese; 8 anni e 4 mesi per Marjus Halka; 7 anni e 10 mesi per Hendri Kapllani; 5 anni e 6 mesi per Ermal Resulaj; 6 anni e 10 mesi per Davide Giovine; 6 anni e 8 mesi per Christian Montanaro e Alessandro Quarta 6 anni per Viktor Shaolli. Le indagini furono svolte dai finanzieri del Goa che sgominarono un’associazione impegnata nel traffico di sostanze stupefacenti sull’asseAlbania- Salento e ad alcune zone della Campania. Tra i legali degli imputati gli avvocati Alessandro Costantini, Ladislao Massari, Elvia Belmonte, Luigi e Roberto Rella.
Traffico di droga sull’asse Salento-Albania, arrivano le condanne per oltre 90 anni
