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Partecipate: dal Tar no alla decadenza automatica degli amministratori. Pronto nuovo bando

LECCE- Bando annullato e i vecchi amministratori restano in carica. Accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato Pietro Quinto, difensore degli amministratori delle società partecipate, il Tar ha annullato l’ avviso pubblico indetto dal dirigente del comune di Lecce per l’individuazione di nuove figure per la Lupiae Servizi ed SGM.

Nel bando, è stato infatti rilevato, che si dava per scontata un’automatica decadenza degli amministratori in carica per effetto della elezione del nuovo sindaco e che gli attuali amministratori non potevano neppure concorrere alla nuova selezione.

E proprio questo profilo è stato accolto dal TAR Lecce che ha considerato l’avviso lesivo della posizione dei ricorrenti “nella parte in cui –senza giustificato motivo- preclude agli stessi di partecipare alla selezione”. In conseguenza dell’accoglimento del ricorso il bando è stato annullato. In questi termini è stato accolto il ricorso con il riconoscimento implicito che gli amministratori delle due società sono tutt’ora in carica, che è possibile indire un avviso pubblico prima della scadenza del mandato degli amministratori in carica, finalizzato ad acquisire la disponibilità di amministratori in modo da evitare che, alla scadenza del mandato o alla revoca degli amministratori in carica, l’Ente possa procedere alla nomina immediata dei nuovi amministratori non essendo applicabile alle società partecipate il regime della prorogatio degli organi, ma che, in ogni caso, a detto avviso devono partecipare anche i ricorrenti.

Ad intervenire in merito è il primo cittadino di Lecce Carlo Salvemini: “sulla scorta di questo pronunciamento l’amministrazione predisporrà il nuovo avviso pubblico che terrà conto dei rilievi del Tar. Quest’ultimo -spiega Salvemini- ha comunque precisato, in entrambe le sentenze, la legittimità dell’operato del Comune nell’emanare un avviso bubblico prima della scadenza del mandato per acquisire la disponibilità di amministratori. Atto questo teso a garantire che l’esercizio delle funzioni dell’ente non subisca pregiudizio”

Per il consigliere comunale di “Grande Lecce” Alberto Russi “adesso il sindaco dovrà assumersi la responsabilità politica ed economica di revocare gli amministratori. Con grande soddisfazione (o gioia) apprendo che la sentenza del Tar non contribuisce a dare conforto giuridico allescelte politiche arbitrarie -conclude Russi- che trovano giustificazione solo nelle preconcette scelte ideologiche”.

“Alla luce delle odierne pronunce -afferma il consigliere Mauro Giliberti–  emerge la necessità che l’agire amministrativo non si lasci prendere dalla tentazione di occupare tutte le caselle ad ogni costo, attuando esclusivamente scelte che seguono logiche politiche di spartizione e/o di propaganda e, quindi, non di sostanza.In questo siamo certi che, nel futuro, il Sindaco sarà più accorto anche attraverso un confronto con le opposizioni che sanno essere equilibrate, con i cittadini e con i rappresentanti della società civile. Sulla vicenda sarebbe bastata più attenzione al dettato normativo con la giusta tensione al bene comune evitando l’intervento della Magistratura”.

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