CronacaPolitica

Modifiche al Pug in cambio di denaro? inquirenti a caccia della prova negli hard disk

LECCE – La perizia informatica affidata al consulente della Procura Giovanni Leo servirà a stabilire se sulle tavole del Pug, il Piano urbanistico generale del comune di Lecce, siano state effettuate quelle modifiche nella destinazione d’uso di terreni da agricoli ad edificabili.

Se delle varianti ci sono state, di queste è rimasta traccia. Ed è ciò che le indagini della Procura, nella persona del procuratore Elsa Valeria Mignone e dello stesso Capo della Procura Leonardo Leone De Castris vogliono verificare.

Questo consentirebbe di avere la certezza che la denuncia presentata da un imprenditore leccese in un esposto anonimo fatto arrivare in Procura ha un reale fondamento. Un esposto consegnato tramite lettera anche ad alcuni consiglieri di Palazzo Carafa e in cui si parlava di presunte mazzette cincordate per modificare la destinazione d’uso dei terreni oggetto del Pug: circa 50 mila euro per i funzionari e amministratori da versare in due tranche, l’ultima delle quali ad operazione compiuta.

Nell’esposto compare il nome di Maniglio, quello di un geometra ex dipendente del comune e di un esterno della Lupiae.

Le ipotesi di reato contestate e che hanno portato al sequestro da parte della digos degli hard disk sono: falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale e tentativo di accesso abusivo a sistema informatico. Al momento a carico di ignoti.

L’idea che gli inquirenti si sono fatta è che l’irruzione notturna da parte dei tre ragazzi leccesi nell’ufficio urbanistica sia stata una messinscena per giustificare la manomissione dei pc. Il tentativo di furto, o comunque il danneggiamento, sarebbe quindi stato commissionato da qualcuno per sviare le indagini. La posizione dei ragazzi è stata stralciata rispetto all’indagine principale, ma alla luce di quanto accaduto questi saranno riascoltati e dovranno rispondere a domande più dettagliate.

Se dietro la redazione del Pug ci sia del torbido, e se questo sia servito, anche in campagna elettorale, per racimolare soldi e voti, saranno le indagini, che vanno avanti da tempo, a stabilirlo. E la perizia sugli hard disk sarà fondamentale per capire se ci siano state le variazioni sulla destinazione dei terreni, se siano state effettuate e in cambio di cosa, chi ne fosse a conoscenza, chi avrebbe potuto materialmente farlo.

Un Pug del resto che proprio in campagna elettorale aveva scatenato diverse polemiche tanto che lo stesso Carlo Salvemini, aveva chiesto il ritiro in autotutela della delibera di approvazione in Giunta perché illegittima poiché il piano non aveva il parere favorevole dell’autorità di bacino.

 

 

 

 

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