LECCE- “Rannicchiato in quest’angolo qualcuno si buca davanti ai nostri occhi, ormai possiamo dire di averle viste tutte“. E’ la testimonianza shock di chi qui, in zona camera di commercio proprio di fronte all’archivio notarile leccese, ci parcheggia ogni giorno per rientrare a casa o per andare a lavoro.
In questa traversa di via Petraglione,infatti, non manca proprio nulla: i resti delle notti brave costellano l’asfalto. Un vero e proprio slalom tra salviettine, preservativi, fazzoletti sporchi e a volte, raccontano, qualche siringa. I bisogni, visibilmente umani con appositi fazzoletti accanto, vengono espletati sul ciglio della strada. Qualcuno poi la droga, soprattutto nel tardo pomeriggio, viene ad iniettarsela qui, senza alcuna vergogna. Non è la prima volta, una storia che dura da tempo ma che da un anno a questa parte sembra essere diventata la normalità. Una strada chiusa, buia, sufficiente ampia e lunga da poter rappresentare un luogo di di incontri. Per giunta non lontano dalla stazione, lì dove la prostituzione la sera è sotto gli occhi di tutti. E così, sparsi qua a là, anche pantaloncini e magliette.
Quando piove poi, raccontano i testimoni, la situazione si aggrava: i preservativi in particolar modo galleggiano e scendere dalla propria auto in questa strada adibita proprio a zona parcheggio significa fare i conti con il proprio stomaco e prepararsi a scansare i resti delle notti precedenti. A raggiungere la propria auto in un clima tutt’altro che rassicurante ormai sono tutti abituati. In una zona così popolata però la rassegnazione non può e non dovrebbe diventare sinonimo di convivenza rassegnata, non con fenomeni di questa gravità .
E.Fio