Nardò (di M.Cassone) – L’incantevole voce di Giusy Zangari (Soprano e compositrice), calabrese di nascita ma salentina d’adozione, regalando le sue melodie, accompagnata al pianoforte da Angelo Coluccia, ha aperto il dibattito culturale che ieri sera si è tenuto presso il Teatro Comunale di Nardò.
L’evento sul tema “Cultura e società al femminile: quali politiche per il domani” voluto, realizzato e promosso da Annalaura Giannelli, Responsabile Provinciale del Dipartimento Cultura di Forza Italia, ha visto l’intervento di un parterre di ospiti importanti, ed è stato articolato in tre blocchi di discussione: “Donne e Cultura”, “Donne e Lavoro”, “Donne e Politica”.
Ha moderato il giornalista Antonio Soleti, Direttore editoriale del web giornale Paisemiu.com, che dettando i giusti tempi ai vari ospiti ha tenuto viva l’attenzione di un pubblico abbastanza numeroso.
DONNE E CULTURA – Sono saliti sul palco Giusy Zangari, nella doppia veste di Soprano e ospite, Anna Rita D’Alba (Sociologa), Mimma Piliego (Rotary Club), Mingo De Pasquale (attore e regista) e Angelo Donno (scrittore). È scaturita dal dibattito una riflessione interessante: non esiste nessuna differenza di genere, anzi la vivacità intellettiva delle donne fa in modo che siano sempre un passo avanti come creatività e come genialità, vanno comunque superati quei preconcetti frutto di una mentalità antiquata. Le battute di Mingo hanno fatto sorridere i presenti: “E ora come me la cavo accanto a tante donne?” ha esordito così l’attore.
DONNE E LAVORO – A parlarne sono stati ospiti di rilievo: Giorgia Marrocco (imprenditrice), Paola Mita (Sindacalista), Anna Sabato (avvocato), Mauro Ragosta (Economista), Luciano Barbetta (imprenditore e presidente del Politecnico del Made in Italy) e Roberto Fatano (imprenditore e Presidente dell’associazione Laica). Il confronto stimolato dal relatore ha creato una curva di attenzione e di pareri che comunque hanno partorito l’idea comune, seppur con pensieri differenti, che qualora esistesse una differenza di genere, evidenzierebbe una superiorità della figura femminile che però non è agevolata dalle attuali politiche. Sia Barbetta che Fatano, in modo diverso, hanno posto in evidenza l’importanza della donna nelle loro aziende: per il primo la donna è un essere superiore e per questo nella sua azienda su 160 dipendenti due terzi sono formati dal “gentil sesso”, per il secondo non si tratterebbe proprio di superiorità, perché gli essere umani sono tutti uguali, ma di capacità. Paola Mita invece ha sottolineato in modo deciso le difficoltà della donna causate da contratti che la penalizzano e andrebbero rivisti, e quindi ha richiamato l’attenzione della politica ad una maggiore attenzione e incisività verso l’universo femminile.
DONNE E POLITICA – Nell’ultimo blocco del dibattito sono saliti sul palco Ernestina Sicilia (Resp. Dip. Cultura di Brindisi), Mena D’Antini (Consigliera Pari Opp. Lecce), Adriana Poli Bortone (già Sindaco di Lecce e Ministro della Repubblica Italiana), e Paolo Pagliaro (Resp. Regionale del Dipartimento Cultura di Forza Italia).
Antonio Soleti, prima di dare il via alle domande, ha chiesto al Presidente Pagliaro di recitare la poesia “Amore” di Pablo Neruda. L’editore salentino ha accolto col sorriso sulle labbra l’invito ed ha dedicato la bellissima “lirica” alla moglie Jacqueline Adames presente in sala.
Al termine degli applausi del pubblico si è partiti dalle cosiddette “quote rosa”. Volendo fare sintesi del pensiero degli ospiti, è un concetto che fa venire l’orticaria soltanto a pensarlo, perché non esiste una “razza” a parte, quella femminile, ma dovrebbe esistere una valutazione in base ai meriti delle persone indipendentemente dal sesso. L’Onorevole Poli Bortone ha rimarcato una verità inopinabile: “Non esistono più scuole politiche, sedi di partito, non esistono più i partiti. Io non ho mai avuto problemi di genere, anzi ricordo ancora quando andavo ad attaccare i miei manifesti elettorali”, bisognerebbe quindi ricreare quel clima, intorno al quale ritrovarsi per parlare di politica, quella con la P maiuscola e non quella che stiamo vivendo in questo periodo.
A riallacciarsi a questo discorso, dopo aver incisivamente espresso il concetto che la donna è superiore all’uomo e per questo nella sua azienda, ma anche nel Dipartimento Cultura di Forza Italia, le donne sono in prevalenza, è stato Paolo Pagliaro: “Bisogna innamorarsi di nuovo della Politica, fare appassionare la gente, riportarla a votare; bisogna scardinare l’idea comune, messa in scena da una parte politica, la sinistra, che ha fatto credere che l’amore per la cultura appartenga a loro. Noi siamo qui, in una fase reale di rinnovamento, e come Forza Italia siamo l’unico partito che si sta rinnovando, guardando al futuro con occhio ottimista. Questo incontro, magistralmente organizzato da Annalaura Giannelli, è il primo di una serie che ogni mese ci vedrà impegnati per parlare di cultura; il prossimo mese saremo a Brindisi, dove ad accoglierci ci sarà la responsabile del Dipartimento Ernestina Sicilia”. Concludendo, il Presidente, ha acceso un faro di attenzione su Paola Mita impegnata nella prossima tornata elettorale che si terrà nella città neretina.
Una serata per nulla banale, non è stato un confronto politico noioso ma un dialogo tra persone impegnate che hanno coinvolto il pubblico, rimasto in tutte le sue unità, fino al termine.
D’altronde, nonostante i numerosi interventi, tutto è stato contenuto nel recinto delle due ore dal moderatore. I saluti di Annalaura Giannelli, che ha meritato l’applauso finale, hanno fatto calare il sipario.
