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Discoteche sotto la lente: chiusura alle 4, presidi sanitari all’interno

LECCE– Le discoteche del Salento sotto stretta osservanza. La controffensiva alla movida sregolata la detta il prefetto di Lecce, Claudio Palomba, che ha annunciato un suo personale sopralluogo entro sabato nella discoteca Guendalina di Santa Cesarea Terme, lì dove è morto Lorenzo Toma, all’alba di domenica.

L’esito dell’autopsia, in base alla quale il 19enne leccese aveva una grave patologia al cuore, suggerisce prudenza nell’adozione di un eventuale provvedimento sanzionatorio. Si attendono gli esami tossicologici, ma intanto il decalogo delle cose da fare subito c’è ed è stato reso noto al termine della nuova riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza riconvocato in mattinata.

Già nella serata di martedì è stata inviata una direttiva ai sindaci e alle associazioni di categoria, con l’indicazione degli orari di chiusura dei locali, le capienze, la necessità di prevedere presidi sanitari all’interno delle strutture e rafforzare i sistemi di sorveglianza. Nelle prossime ore, una nota specifica sarà inoltrata anche al Guendalina ma le prescrizioni riguardano tutti:

“Il primo punto – ha detto Palomba – è il rispetto della capienza massima per cui si è autorizzati, sugli orari di chiusura non ammetteremo più sforamenti; vanno rafforzati notevolmente gli operatori della sicurezza, i cui elenchi devono essere comunicati alla Prefettura; vanno aumentati videosorveglianza e illuminazione dei locali. Chiederemo che gli operatori della sicurezza siano immediatamente in contatto con le forze polizia e chiederemo l’installazione di presidi sanitari perché il primo intervento dev’essere assicurato da chi sta nel locale”.

Per la discoteca cesarina, inoltre, altro nodo è quello della viabilità, visto che le ambulanze hanno avuto estrema difficoltà. Il primo a finire sotto esame, data la cronaca, è il Guendalina: il comitato per l’ordine e la sicurezza sta portando avanti gli accertamenti sul suo curriculum. In particolare, carabinieri e Guardia di Finanza stanno facendo il punto su arresti, interventi e denunce fatti nell’ultimo biennio e per alcuni casi andando a ritroso al 2013. Solo due, invece, negli ultimi due anni gli interventi del 118.

Un eventuale provvedimento sanzionatorio dovrà essere proporzionale e graduale a tutto il pregresso. Non si ammetterà, poi, d’ora in avanti alcun sforamento degli orari e della capienza. Quella del Guendalina è fissata a 1300 unità. I controlli saranno serrati su alcuni locali più importanti, a partire dai prossimi giorni. 

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