SALICE SALENTINO- “Il buonsenso prevalga sulla burocrazia!” sbotta il sindaco di Salice Salentino Giuseppe -Pippi- Tondo. È esasperato, gli sembra che la vicenda abbia ormai dell’assurdo: parliamo ancora della caserma dei carabinieri di Salice, che il 21 luglio dovrà essere sgomberata. Sull’immobile pende una sorta di “sfratto”, da quando il proprietario (un privato) ha deciso di aumentare il canone di affitto. La struttura, di 600 metri quadri, è data in locazione al Ministero dell’Interno per 12mila euro all’anno. Una cifra irrisoria, se paragonata al canone pagato per altre stazioni dei carabinieri. Il proprietario ha chiesto alla Prefettura di adeguare il canone, con un aumento di soli 2mila euro all’anno.
Ma la Prefettura ha le mani legate dalla legge di stabilità, che vieta di imporre un aumento per la locazione degli immobili destinati alla Pubblica Amministrazione. E Salice è a rischio sicurezza per 2mila euro. Il sindaco, già a settembre scorso, aveva proposto, insieme alla giunta, di coprire la somma con i soldi dell’incarico. Ma pare che per problemi burocratici, non sia stato possibile. “Dalla Prefettura -spiega- hanno risposto che hanno una responsabilità nei confronti della Corte dei Conti e che non sono autorizzati dal ministero ad usare questa formula. Ma adesso basta: non permetteremo mai e poi mai che il paese resti senza la stazione dei carabinieri per 2mila euro! Potremmo dare un contributo sicurezza una tantum, possiamo trovare una soluzione, anche se sembra che solo noi ce ne stiamo preoccupando”.
Ha radunato tutti i consiglieri e, all’unanimità, è stato deciso che daranno loro i soldi alla Prefettura, con una delibera ad hoc. Ecco perché chiederà un incontro urgente al nuovo prefetto appena insediatosi.
