Cronaca

“Siamo le famiglie del presidente”, un gruppo di trepuzzini scrive a Mattarella

TREPUZZI- Si sono autobattezzate “Le dieci famiglie del presidente” e scrivono a Mattarella per chiedere di intervenire in prima persona. La lettera arriva da Trepuzzi dove, appunto, 10 famiglie hanno deciso di rivolgersi al capo dello Stato: è l’ultima spiaggia, per loro, che sono allo stremo. Chi senza acqua perché moroso incolpevole; chi non sa più come sbarcare il lunario; chi non sa più come procurare il cibo ai propri bambini.

“Caro presidente,
siamo dieci famiglie di Trepuzzi, un paese in provincia di Lecce. Le scriviamo per dirle che la nostra attuale situazione esistenziale è realmente arrivata allo “stremo” da tutti i punti di vista. C’è tra di noi, chi non ha niente da mangiare, chi non ha la luce in casa da quattro mesi perché impossibilitato a pagare la bolletta, chi non ha acqua nella propria abitazione perché moroso incolpevole e tanto tanto altro purtroppo.
Signor Presidente, solo Lei che è meridionale come noi ci può capire. Per questi motivi le chiediamo di intervenire personalmente presso le istituzioni locali della nostra regione , la Puglia, per far sentire la nostra voce fino ad adesso inascoltata da tutti.
Infine, se sarà possibile, le chiediamo, in un giorno che andrà bene per Lei, di riceverci con i nostri bambini nella sua casa, il Quirinale, per poter meglio comprendere le nostre istanze. Grazie.
Nell’attesa di una Sua risposta la salutiamo con affetto e gratitudine”.

Poche righe e parole semplici cui affidare un ultimo, disperato appello, seguito dalle firme di chi non ha paura né vergogna di dire che non ce la fa più. Tra loro, anche le giovani mamme che hanno ricevuto lo sfratto nei giorni scorsi. Ed ora tutti aspettano una risposta. Una risposta importante quanto le loro vite.

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