LECCE- Vita dura per i writers leccesi, non solo in Lombardia, dove ne sono stati stangati tantissimi con multe pesantissime. I luoghi preferiti dai graffitari sono le stazioni e proprio in Via Melcarne, nei pressi della stazione di Lecce la volante della polizia ne ha bloccati tre, dopo aver notato una Bmw parcheggiata in una strada chiusa, in una zona isolata. I writers sono stati presi con le mani nel sacco intenti a realizzare un graffito delle dimensioni di circa nove metri per tre, sul muro perimetrale lungo la linea ferroviaria, al km 790, in zona interdetta in quanto soggetta al transito dei treni, pertanto in una situazione pericolosa per tutti.
I tre ragazzi, sorpresi con le mani sporche di vernice, all’atto dell’intervento della polizia hanno fatto cadere le bombolette, ma c’erano troppe prove per fare finta di niente: vicino ai ragazzi venivano rinvenute alcune buste con numerose bombolette spray e altro materiale, utilizzato per i graffiti. Nell’autovettura, di proprietà di uno dei tre, vi erano altre bombolette spray .
I tre ragazzi, di 19, 28 e 30 anni, dovranno rispondere di deturpamento ed imbrattamento di cose altrui e sono stati sanzionati in quanto erano senza autorizzazione nell’area ferroviaria. In Lombardia esistono dei nuclei anti graffitari che stanno mettendo in atto un autentico giro di vite. Il dibattito sulla street – art dei graffiti risale alla fine degli anni ’80: a Berlino alcuni murales sono considerati opere d’arte e vengono tutelati e conservati. Certo, c’è differenza tra dipingere un vecchio muro abbandonato e grigio e sfregiare stazioni, chiese e monumenti storici. Per alcuni, invece, dare colore a qualsiasi cosa pubblica o privata significa fare un danno: gli spazi per realizzare i murales, vengono spesso messi a disposizione dagli stessi comuni, ma andare a farli altrove, negli spazi proibiti, è un reato che si può pagare a caro prezzo.
