LECCE- Un disastro, una sciagura del mare sulla quale tre procure vogliono vederci chiaro. Sulla tragedia della Norman Atlantic asono stati aperti fascicoli di indagine a Lecce, Brindisi e Bari per naufragio colposo e omicidio colposo. Il procuratore barese, Giuseppe Volpe, ha precisato che si tratta di una prima configurazione di reato che si specificherà meglio dopo aver ascoltato i naufraghi e i soccorritori” e che sarà valutata insieme alla procura di Lecce, che nel frattempo ha delegato la Capitaneria di porto di Gallipoli all’acquisizione della testimonianza da parte di due marittimi ricoverati presso gli ospedali del Salento.
Dovranno, inoltre, essere acquisiti i referti medici delle oltre sessanta persone ricoverate o già dimessi nei nosocomi salentini (Galatina, Copertino, Lecce, Scorrano, Gallipoli). L’iniziativa mira ad acquisire dati e informazioni che saranno poi trasferiti alla Procura di Bari, competente perché è nel capoluogo pugliese che è registrata la compagnia proprietaria del traghetto.
Anche a Brindisi si indaga, dopo l’arrivo della prima salma, a cui se ne è aggiunta un’altra nelle scorse ore. Nessuno dei due corpi è stato identificato. Ciò che è certo è che non è di Georgios Doulis, 67 anni, il primo. Il figlio Labros, giunto nel pomeriggio a Galatina dalla madre che è lì ricoverata, non lo ha riconosciuto. Il procuratore Marco Dinapoli, ha precisato che si tratta di un atto dovuto. Il sostituto procuratore di turno Valeria Farina Valaori ha disposto l’autopsia sui corpi trasportati nell’obitorio del Perrino.
Nel frattempo la nave è stata sequestrata e risultano indagati armatore e comandante.