LECCE- Toni duri e una difesa della categoria affrontata con dati alla mano: l’Associazione nazionale magistrati scende in campo anche a Lecce contro la riforma della giustizia del governo Renzi. Lo fa per bocca del presidente della locale sezione, Roberto Tanisi, e con una campagna di contro-informazione con tanto di pannelli fissati al piano terra del Tribunale di viale De Pietro.
Critiche contro le modalità e i tempi della riduzione dell’età pensionabile, che produrrebbero “la decapitazione di centinaia di incarichi di vertice e vuoti in un organico già in sofferenza”. Nel mirino ci finisce soprattutto l’attacco contro la presunta scarsa produttività della magistratura e contro le troppe ferie, di cui si è chiesta la riduzione perché ingolferebbero la macchina della giustizia: “I numeri – dice Tanisi – dimostrano che proprio in estate, durante la sospensione delle udienze, si raggiungono, invece, risultati maggiori”.
L’indice è puntato anche contro la responsabilità civile dei magistrati e il ricorso all’arbitrato, che “non risolverebbe i problemi dei ritardi della giustizia e, anzi, sarebbe un ulteriore orpello a carico dei cittadini”.
Saranno questi i temi che fungeranno da spina dorsale nell’assemblea nazionale convocata a Roma per il prossimo 9 novembre, con l’obiettivo dichiarato di restituire dignità alla magistratura.