Politica

Provinciali, Piconese: “Grande prova, ma pezzi pregiati assenti”. Foresio boccia l’Udc

LECCE- Cos’è, per i vertici del PD locale, che ha determinato davvero la sconfitta alle provinciali leccesi? Il patto con l’UDC che non ha dispiegato gli effetti sperati, o in parte, anche le conseguenze delle frizioni in campagna elettorale tra segreteria e cosidetti “autoconvocati”, Alfonso Rampino e Paolo Foresio in testa? Il segretario provinciale democratico, Salvatore Piconese non tira le orecchie allo scudocrociato e afferma che l’UDC ha fatto la sua parte al pari di tutte le formazioni che hanno sostenuto la candidatura di Massimo Manera, ma – nello stesso tempo – ribadisce che bisogna approfondire cos’è accaduta a Gallipoli – proprio dove regna il centrista Francesco Errico -, a Copertino e nell’area dell’hinterland leccese, in cui però – puntualizza il numero uno di Via Tasso – il PD sconta un deficit strutturale.

Non mette sul banco degli imputati gli autoconvocati, Piconese, e si limita a dire che lunedì prossimo un’analisi approfondita sul voto verrà condotta in direzione provinciale; si compiace per la mobilitazione di tutto il partito in campagna elettorale e ai seggi, ma punta il dito – senza troppi giri di parole – contro il mancato apporto di quelli che definisce pezzi importanti di classe dirigente, e tira fuori un nome pesante: quello della sottosegretaria al Lavoro, Teresa Bellanova. “E’ stata perennemente assente, chiosa Piconese”.

Sul versante autoconvocati – e renziani della prima ora – il capogruppo PD a Palazzo Carafa, Paolo Foresio aspetta di analizzare l’esito elettorale nelle sedi opportune, ma – sull’intesa con l’UDC – anticipa una valutazione chiara: “E’ evidente che il patto non ha funzionato, o ha funzionato part-time – dichiara Foresio. Nel confronto tra i risultati delle liste e i numeri di cui ha beneficiato Massimo Manera, c’è stato un cortocircuito che aspettiamo di approfondire negli organi di partito. Al candidato presidente – continua l’esponente democratico – non abbiamo nulla da rimproverare: il suo lavoro l’ha fatto e lo dimostra l’ottima performance personale registrata. Di certo abbiamo sempre detto che non abbiamo condiviso moltissime scelte adottate dalla segreteria provinciale, ma una volta assunte – conclude Foresio – ci siamo rimboccati le maniche perché Massimo Manera potesse diventare il nuovo presidente della Provincia di Lecce”.

Diplomazia in punta di coltello, lunedì prossimo prevarrà il velluto o la lama?

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