LECCE- Una parte del mondo imprenditoriale chiede le dimissioni dell’assessore regionale all’Agricoltura e lo fa proprio nel giorno in cui Fabrizio Nardoni si è recato, su invito della Coldiretti, nelle aree più colpite dalla moria degli ulivi. “Troppa inefficienza politica nella gestione dell’emergenza Xylella: l’esecutivo Vendola ha fallito. Subito un commissario ad acta”, tuona Giovanni Melcarne, presidente del Consorzio DOP Terra d’Otranto, che aggiunge: “Il tardivo sopralluogo di Nardoni, programmato nelle campagne flagellate dal batterio, non può certo bastare a colmare mesi di ritardi ed omissioni. L’intero esecutivo guidato da Nichi Vendola non ha dato la giusta attenzione ad un’epidemia che rischia di assumere proporzioni inimmaginabili, dimostrando di non essere minimamente in grado di gestire questa terribile emergenza fitosanitaria. Tra una riunione interlocutoria e l’altra, il batterio ha compromesso migliaia di ettari. È giunto il momento che la politica, con un atto di onestà intellettuale, ammetta la propria incapacità nel fronteggiare questa epidemia e passi il testimone ad un commissario straordinario”.
Si rigira il dito nella piaga, proprio nei giorni più caldi, mentre gli uffici regionali e l’Osservatorio fitosanitario lavorano al report da consegnare il prossimo 27 agosto, giorno in cui si tornerà presso il ministero dell’Agricoltura per presentare i dettagli, come richiesti, del piano salva ulivi.
Sul territorio, però, si trema. “Lo stiamo chiedendo ormai da mesi: senza nulla togliere ai tecnici e agli studiosi che stanno seguendo dal punto di vista scientifico l’epidemia, serve il coinvolgimento di esperti da tutto il mondo. Noi olivicoltori – attacca Melcarne – abbiamo avuto sin troppa pazienza ma non lasceremo che burocrazia e inefficienza politica distruggano un patrimonio straordinario, negli ultimi anni volano economico, grazie anche alle attenzioni riservate al settore dall’ex assessore regionale all’Agricoltura, Dario Stefano”. Stilettata politica, insomma, c’è, anche quella.
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