Cronaca

Droga, Operazione Network: finisce la latitanza di Greco e Mungelli

LECCE- Erano insieme, dormivano nella stessa stanza di un B&b sulla Leverano-Porto Cesareo. Vi soggiornavano sicuramente da qualche settimana esibendo documenti falsi: carte d’identità, patenti tessere sanitarie con le loro foto ma con generalità diverse, quelle di ignari cittadini a cui erano stati rubati i documenti.

Dopo una latitanza di neanche tre mesi sono stati catturati all’alba Alessandro Greco e Francesco Mungelli, i due leccesi sfuggiti alla cattura il 26 febbraio scorso durante lOperazione Network. Gli agenti della Squadra Mobile diretti dalla dottoressa Sabrina Manzone gli hanno stretto le manette dopo un inutile tentativo di fuga.

Erano anche armati. Una una pistola marca TAURUS calibro 38 era chiusa in un cassetto. Nella camera, oltre ai cellulari, sparsi dappertutto, anche all’interno di una busta di zucchero, c’ erano foglietti zeppi di appunti: contabilità, conteggi, alcuni integri, altri strappati. Saranno ricostruiti e con un lavoro certosino si potrà anche capire cosa ci sia scritto e a cosa facciano riferimento. Inoltre gli agenti hanno sequestrato una moto di grossa cilindrata nera, una Cbr, che i due usavano per spostarsi.

MOTO OP NETWORK copy

Pedinamenti e servizi di osservazione, notte e giorno, un blitz mancato, i due erano scappati da Torre Lapillo poco prima che arrivassero gli agenti circa un mese fa, poche intercettazioni e qualche soffiata: indagini tradizionali quindi e alla fine il risultato.

Sul percorso delle indagini un tassello importante lo ha assunto l’arresto di Ettore Costantini e il ritrovamento nel garage di via Vecchia Frigole dell’arsenale. Già in quel caso gli inquirenti sottolinearono l’ importante ruolo dei latitanti nel clima incandescente di questi in giorni in città.

C’ entrano con gli spari al negozio Isola: Mungelli è un parente acquisito del titolare, c’entrano l’attentato a La Diavola, locale, così come confermato dagli investigatori, dove più volte il gruppo sarebbe stato notato.

Ecco perché, almeno in questi due casi il movente estorsivo è escluso. Si tratta più che altro di messaggi espliciti ai due latitanti che come dimostrano i pizzini continuavano a gestire, nell’ombra, il traffico di droga.

Contro di loro fazioni avverse, o rivalità all’interno dello stesso gruppo, quello del del boss della scu pasquale briganti, ora in carcere. Al momento il più forte.

Ora all’appello manca ancora Daniele De Matteis, anche lui latitante da febbraio. Lo stanno cercando, questa volta i Carabinieri del Ros.

Mariella Costantini

 

arresti network

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