FASANO (BR) – Fin troppe le lacrime versate su quel tratto di strada, dove poche ore fa hanno perso la vita tre donne, morte carbonizzate dopo lo schianto in auto. Sotto accusa finisce l’ex Statale 16 che collega Fasano ad Ostuni, un vero e proprio cimitero in asfalto, segnato da numerosi lutti.
Si contano almeno 6 vittime negli ultimi 6 anni e diversi feriti: l’ultima tragedia risale al giorno di Capodanno, poi a distanza di un mese e mezzo il destino ha travolto Maria Vittoria D’Errico, Angela Nardelli e Anna Custodero, intrappolate nella Fiat Panda che, dopo l’impatto con un pulmino, ha preso fuoco.
Uno strazio per le famiglie, per le comunità di Speziale e Montalbano, per i colleghi di Vittoria e Anna, apprezzate da tutti per l’impegno e la serietà. Si erano conosciute anni fa proprio sul posto di lavoro alle terme di Torre Canne, diventando buone amiche.
Oggi, la polemica sulla sicurezza della strada rende ancora più amara la perdita di tre vite: si torna a parlare della pericolosità degli alberi ai bordi della carreggiata, nonostante siano estranei all’ultima tragedia.
Lo stesso Assessore regionale, Fabiano Amati, sollevò qualche settimana fa il dibattito su Facebook, chiedendo l’espianto degli alberi incriminati.
Ma il Sindaco di Fasano Lello Di Bari, in questo momento, ha solo parole di dolore per la morte di tre concittadine e di cordoglio per i loro parenti.