Cronaca

Rifiuti interrati, si cerca ma non si trova nei campi del “re delle angurie”

GUAGNANO- Sono stati cercati ma non sono stati trovati, per tutta la mattinata, i rifiuti che si sospettava fossero stati interrati nelle campagne alla periferia di Guagnano. Gli escavatori hanno setacciato due fondi di proprietà riconducibili a Pantaleo Latino, il “re delle angurie” di Nardò, uno dei sette imprenditori arrestati dal Ros il 22 maggio 2012 nell’ambito dell’operazione Sabr della Dda di Lecce.
Le operazioni sono state effettuate sotto il controllo dei militari del Noe di Lecce e dei colleghi della compagnia di Campi Salentina, dando esecuzione ad un decreto di ispezione dei luoghi con autorizzazione allo scavo firmato dal pm Elsa Valeria Mignone.

È un’altra storia, dunque, questa storia rispetto a quella in cui Latino è stato accusato di essere il “promotore e organizzatore” dell’associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento di immigrati irregolari nella raccolta delle angurie.  Stavolta, il sospetto, al momento infondato, degli investigatori è che nei suoi campi in contrada Camarda fossero stati sepolti scarti delle produzioni florovivaistiche, plastiche in particolari. È per questo che si è proceduto con i saggi, almeno una trentina. Hanno dato tutti, però, esito negativo.

Gli accertamenti sono stati disposti in seguito non ad esposti, ma dopo un’attività informativa svolta dai carabinieri della stazione di Guagnano.  È la prima volta che l’inchiesta sui presunti tombamenti di rifiuti si è allargata nel nord della provincia di Lecce, dopo i ritrovamenti di scarti industriali ad Alessano, Tricase, Patu’ e Scorrano.

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