BRINDISI – 15 chili di eroina sequestrati, per un valore di circa 270.000 euro, e 5 persone in manette, tra cui un brindisino e 4 albanesi. È il bilancio della maxi operazione effettuato tra il pomeriggio di martedì e l’alba di mercoledì, alla Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Brindisi,che ha intercettato il trasferimento della droga, arrivata in porto con un peschereccio albanese, sull’auto di un brindisino ben noto alle forze dell’ordine.
Si tratta di Teodoro Di Lauro, intercettato dalla Polizia in atteggiamenti giudicati sospetti e proprio per questo, pedinato per ore dagli Agenti. Nervoso e guardingo, Di Lauro avrebbe incontrato gente, parlato più volte al telefono, effettuato strani spostamenti. Fino a quando non è stato visto ricevere un borsone, ancor più sospetto, da alcuni individui appena sbarcati da un peschereccio che si trovavano nei pressi del porto. Gli Agenti sono quindi usciti allo scoperto. Subito è scatta la perquisizione sull’auto del Di Lauro, dove era stata riposta la sostanza suddivisa in ben 18 panetti.
La successiva perquisizione domiciliare nella sua abitazione di Sant’Elia ha, inoltre, portato al ritrovamento di una pistola nascosta nel cestino dell’immondizia. Su disposizione del Pubblico Ministero D’Agostino, quindi, per Di Lauro sono scattate le manette.
L’accusa che il brindisino condivide con i 4 albanesi, è di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Secondo gli inquirenti, infatti, Di Lauro che in passato era stato condannato per estorsione ed associazione a delinquere di stampo mafioso, sarebbe coinvolto in una vera e propria organizzazione di traffico di droga che vede Brindisi tappa obbligata di un imponente cartello.
Il suo arresto, pertanto, è visto come il primo step di un’indagine ancora nelle sue fasi preliminari.