Politica

Fitto carica il PDL: “Il voto utile siamo noi”

BARI  –  La sfida non è facile, ma si può vincere. Il plenipotenziario del PDL di Puglia Raffaele Fitto scuote i suoi nella presentazione ufficiale delle liste. La Puglia è una delle regioni in bilico, spiega alla folta platea, ed è per questo che la partita è tutta da giocare.

“In Puglia noi possiamo centrare questo risultato e il voto è un voto utile. Non è una campagna elettorale nella quale si possono votare diverse soluzioni tanto per. Chi vuole sconfiggere la sinistra – ha aggiunto Fitto –  deve votare il PDL e Berlusconi. E questa è la scelta netta e chiara di fronte alla quale i cittadini si troveranno”.

Fitto ammette che la fase di creazione delle liste è stata sofferta, “ma alla fine – dice – il successo è che sono tutte pugliesi”. Nessun paracadutato romano, tiene a precisare.

E a proposito di ciò non manca di rispedire al mittente, ovvero al segretario regionale del PD, le accuse arrivate giorni fa. Sergio Blasi, dalla platea del suo partito, aveva sostenuto che Fitto fosse l’unico salentino in posizione realmente eleggibile nella fila del PDL e che in Parlamento non ci sarebbe andato neanche il leader dell’opposizione regionale Rocco Palese.

Ma Fitto non la pensa così e ribatte: “Non accadrà quello che è accaduto nel 2008 sia in caso di vittoria, che in caso di sconfitta. Non accadrà come ha fatto il principale partito di opposizione – continua l’ex ministro –  di eleggere solo due parlamentari nella provincia di Lecce. Forse si riferisce alla sua esperienza come Partito Democratico e di riproporla per noi. Basta leggere le liste. Non abbiamo nessun candidato che non sia pugliese nelle nostre liste. So che questo dà fastidio a chi ne ha diversi e trova qualsiasi motivo pur di fare polemica”.

Dopo gli interventi del coordinatore e candidato Amoruso e del vice Distaso, Fitto ha spiegato ai suoi che la partita non si gioca solo con gli elettori del centrodestra. Occorre convincere gli indecisi a convogliare i voti sul programma del PDL che, dice, è fatto di pochi punti e chiari: “L’abbattimento dell’IMU, lo sgravio fiscale e le politiche per il Mezzogiorno intraprese nell’ultimo governo Berlusconi e proseguito dal successore Monti”.

La platea, calda, risponde all’appello. In prima fila i big del partito che hanno ottenuto la candidatura, i volti nuovi dei consiglieri regionali e dei rappresentanti degli enti. Ma tra le tante presenze, non passano inosservate le grandi assenze. Nessuno dei parlamentari uscenti del Salento ha risposto all’invito.

E questo è un nodo da affrontare quanto prima.

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