LECCE – E’ approdata oggi davanti al Consiglio di Stato la vicenda sulla nuova Questura di Lecce. Come si ricorderà, l’iter per dare una nuova casa alla Polizia leccese è partito diversi anni fa, quando a guidare la Prefettura era Mario Tafaro, e aveva visto una qualificazione della ‘Rede’, l’azienda di Carlo Caiffa che aveva battuto la concorrenza della ‘Fices’ di Piero Montinari.
Tra ricorsi e ritardi, però, la questione si è aggrovigliata tanto che i fondi inizialmente disponibili per la realizzazione della struttura sono stati revocati dal governo centrale.
A quel punto la nuova Prefetta Giuliana Perrotta ha revocato la procedura, annullando la qualificazione della ‘Rede’, che ha fatto ricorso assistita dall’Avvocato Saverio Sticchi Damiani.
Un atto che è stato bocciato dal TAR di Lecce – insieme ad un altro atto di carattere più strettamente urbanistico -: ma contro la pronuncia del TAR salentino è arrivato il ricorso al Consiglio di Stato sia della Prefettura che della ‘Fices’.
E la vicenda è arrivata davanti ai giudici romani che hanno discusso la richiesta di sospensiva della Prefettura, ritirata proprio in mattinata. Tutto resta dunque immutato: la ‘Rede’ continua ad essere il soggetto prescelto per la realizzazione della nuova Questura in attesa di nuove risorse.